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MotoGP, Pol: il segreto di Rossi? ha un gemello

GPONECAR. Espargarò scherza su Valentino e su di sé: "a Suzuka la cosa difficile è stata andare piano"

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La GPOneCar a Misano ha ospitato il suo primo passeggero straniero. Sulla 595 Abarth è salito Pol Espargarò, pilota del team Tech3 e fresco vincitore della 8 Ore di Suzuka insieme al compagno di squadra Bradley Smith.

Pol non sta brillando particolarmente in questa stagione, ma sta affrontando le difficoltà con il sorriso e umiltà e una piccola soddisfazione arriva dal confronto con il fratello: “quest’anno sono più veloce di Aleix, ma la Suzuki deve ancora evolversi ma sono io davanti”.

Lo spagnolo non si risparmia comunque un’autocritica.

Non mi piace quello che sto facendo quest’anno in MotoGP, quindi molto meglio quanto fatto nella 8 Ore di Suzuka. Non è stato semplice correre in una gara endurance, tutti mi dicevano di andare più piano. Io ci provavo ma non ci riuscivo”, scherza.

Espargarò conferma anche la trasparenza nello scambio di dati tra il team ufficiale e quello satellite.

“Alla fine delle prove un ingegnere giapponese porta una chiavetta USB ai capitecnico di ogni pilota con tutti i dati e possiamo vedere la telemetria di qualsiasi moto - spiega - Però non capisco comunque come Valentino riesca a fare quel passo in avanti la domenica. Ci sono dei sabati in cui analizzo la situazione e mi dico: domani posso stare con Rossi, ma in gara poi è pazzesco. Se confronti i dati delle prove con quelli della gara, sembra di avere davanti un altro pilota. Forse ha un gemello”, ride.

Pol ha anche rivelato chi fosse il pilota a cui si ispirava a inizio carriera.

Ho sempre tifato per Alex Barros, era un lottatore. Quando correvo ancora nel campionato nazionale, sono stato a Barcellona e lo ha aspettato fuori dal motorhome - ricorda - Mi fece entrare, mi offrì il suo aiuto e ci sentiamo ancora oggi”.

Non è finita qui, Espargarò ha svelato tante altre curiosità, dalla passione per le bici al suo spirito imprenditoriale. Guardate il video qui sotto.

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