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MotoGP, Lorenzo: i rivali soffrono, io meno di loro

Marquez: "al mattino brutte sensazioni, poi siamo migliorati". Pedrosa: "niente di rotto ma sento dolore"

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A prima vista il venerdì di Brno sembra simile a quello di Indianapolis: Lorenzo parte in quarta e Marquez è alle calcagna. Il fine settimana ceco però potrebbe avere un diverso finale, perché Jorge sembra avere messo il freno nel pomeriggio per non prendersi rischi inutili. Anche Marc ammette che la Honda su questa pista soffre di più, anche se il piccolo diavolo non è tipo da arrendersi. Brutte notizie invece per Pedrosa, che ha rimediato una gran botta al piede sinistro durante la caduta nelle FP2.

LORENZO:  IL TEMPO DI MARQUEZ? DIETRO DI ME - Jorge può guardare con ottimismo ai prossimi giorni. Come ha anche detto Valentino, è quello che ha sofferto meno le condizioni difficili della pista e i suoi cronologici parlano chiaro.

“Questa mattina sono partito forte e ho fatto un buon tempo già nella prima uscita, ma nella seconda ho abbassato il tempo di mezzo secondo - racconta il maiorchino - Nel pomeriggio è stata difficile per tutti, sicuramente abbiamo trovato le peggiori condizioni dell’anno, sembrava si essere in Malesia. La pista era scivolosa, soprattutto in entrata di curva, e dopo avere visto le prime cadute ho deciso di fare maggiore attenzione anche se avevo meno problemi degli altri. Ne ho approfittato per provare le gomme dure sia all’anteriore che al posteriore. Bridgestone ha portato coperture migliori rispetto ad Assen e al Sachsenring”.

Lorenzo tiene d’occhio gli avversari.

Marquez va forte come anche Iannone, Valentino ha tenuto lo stesso passo sia al mattino che al pomeriggio - la sua analisi - Però siamo solo al venerdì, mancano tanti turni prima della gara. Se avessimo corso oggi avrei avuto molte possibilità di vittoria, ma le cose possono cambiare. Ho avuto qualche problema di elettronica che voglio risolvere”.

Un vantaggio sugli avversari però c’è.

Avere mezzo secondo di vantaggio su Rossi è positivo - ammette - Marc è andato forte nel pomeriggio ma solo per un giro e ha potuto sfruttare i miei riferimenti, gli ero davanti anche se non vicinissimo. Senza dubbio lui ha meno pressione rispetto a me e Rossi. Inoltre un errore è sempre possibile, oggi sono caduti Valentino, Marquez e Pedrosa, potrebbe capitare anche a me”.

Marc MarquezMARQUEZ: MOTORE 2015, TELAIO 2014 E IO SONO NEL MEZZO - Il piccolo diavolo è finito a terra due volte, anche se al mattino è stata solo un’innocua scivolata dopo un dritto.

Il pomeriggio invece stavo provando la gomma dura all’anteriore, forse non era ancora calda, forse non era lo pneumatico adatto a questa pista e sono scivolato”, spiega.

Nulla di grave.

Dopo il primo turno di libere ero un po’ preoccupato, avevo le sensazioni della prima parte della stagione - dice - Poi abbiamo fatto un gran lavoro e sono migliorato. Questa pista ricorda quella del Mugello, ma qui siamo più vicini ai nostri avversari. Anche se per il tipo di curve i nostri problemi sono un po’ amplificati”.

La ciclistica dello scorso anno sta continuando a dare i suoi frutti.

Il telaio è 2014, il motore 2015, gli scarichi 2014, il forcellone 2015 e io… sono metà e metà - ride - Scherzi a parte, sto dando il massimo. In questo momento però Lorenzo a un paio di decimi di vantaggio. Valentino non è al suo livello, ma a Indy faceva peggio e poi è salito sul podio”.

La caduta di Dani Pedrosa (Foto di Alex Farinelli)PEDROSA: SPERO IL PIEDE MIGLIORI - Dani invece ha dovuto fare ancora una volta i conti con la sfortuna. Uno stelo della forcella si è rotto e lo spagnolo si è trovato, incolpevolmente, sbalzato in aria all’ultima curva per atterrare violentemente sul piede sinistro (la foto dell'incidente è di Alex Farinelli).

“Non mi sono accorto del problema e non ho potuto reagire - afferma - Ho sbattuto forte il piede, lo stesso che mi ero fratturato tempo fa in Australia. Gli esami non hanno evidenziato niente di rotto, ma avverto molto dolore”.

Pedrosa può solo aspettare.

Mi fa male soprattutto quando cerco di muoverlo in su e in giù ed essendo il piede con cui aziono il cambio può essere un grande problema - continua - E’ frustrante, se fossi caduto per un mio errore sarebbe stato diverso. Vedrò quale sarà la situazione domani mattina.

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