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MotoGP, Iannone: non mi spiego questa sofferenza

Dovizioso: "il problema non è cosa fare, ma come farlo". Petrucci: "raggiunto tutti gli obiettivi"

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Per Ducati è un momento di riflessione perché i 21 secondi di ritardo patiti da Iannone al traguardo a Indianapolis “rispecchiano il nostro livello e limiti attuali”, come dice Dovizioso. I due Andrea non ci stanno a parlare di crisi o a lanciare allarmi, ma rimane il fatto che la GP15 sta vivendo un momento di stallo e il confronto con le prime gare della stagione fa apparire il quadro a tinte più fosche.

“E’ stata una gara molto difficile e se devo trovare dei punti positivi sono la buona partenza e il fatto di avere portato a casa il massimo - ammette Iannone - Però ho fatto tanta fatica a tenermi alle spalle Smith e certo non avere la gomma più dura non ha aiutato”.

L’abruzzese gioca a carte scoperte dopo il quinto posto, che certamente non è il regalo di compleanno che desiderava.

La verità è che non mi riesco a spiegare il perché di tutta questa sofferenza, in questo momento non c’è nulla di facile - afferma - Non c’è un grande problema specifico ma gli avversari sono più veloci e dobbiamo cercare di capire come migliorare. In gara pensavo di terminare più vicino ai primi, invece ho avuto subito problemi. Avere dato tutto non mi rende felice, bisogna cercare di reagire. Serve qualcosa di nuova ma dobbiamo capire meglio.

Almeno la spalla non gli ha dato problemi.

Va meglio di venerdì, ora bisogna aspettare i prossimi giorni per capire come reagirà”, conclude.

Andrea Dovizioso e Danilo PetrucciAnche il Dovi la pensa come il compagno di squadra, anche se per lui la gara è stata compromessa nelle prime battute a causa di un’escursione fuori pista.

Sembra che ultimamente mi piaccia complicarmi la vita - scherza - Sono stato sfortunato e mi sono trovato nel posto sbagliato: Crutchlow stava per toccarsi con Smith, ha rialzato la moto e io non ho potuto che andare largo. Mi sono trovato ultimo e il passo che sono riuscito a tenere non era male, ma è la conferma dei nostri limiti”.

Ecco perché bisogna analizzare quello che è successo.

Abbiamo avuto una conferma del nostro gap, non sta succedendo nulla di strano - sottolinea - La moto va bene, Ducati ha fatto un gran lavoro, ma non abbastanza per stare con i migliori. Abbiamo tanti piccoli problemi, che sommati ci portano alla situazione attuale”.

C’è un punto fermo, ora come si reagisce?

Il problema non è cosa fare, ma come - risponde - Per questo dobbiamo andare a fondo per capirlo. Non è qualcosa che si aggiusta solo con il setup, nel migliore dei casi si recuperano due decimi al giro e ne rimarrebbero quasi otto. Sicuramente abbiamo bisogno di qualcos’altro, di nuovo materiale. Se sarà qualcosa di piccolo potremmo averlo già in questa stagione, se servirà qualcosa di strutturale magari dovremo lavorarci in inverno”.

Chi invece può essere pienamente soddisfatto delle proprie prestazioni è Danilo Petrucci. Dopo la splendida seconda fila di ieri, il ternano in gara ha lottato dal primo all’ultimo giro portando a casa un 10° posto, appena dietro a Dovizioso.

Sono molto felice perché abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci poniamo in ogni week end: la qualificazione alla Q2 e la Top 10 in gara - dice - Lo definirei un 10° posto ‘vero’ perché non ci sono stati ritiri. Il passo gara è stato buono, ho seguito anche da vicino a Dovi e sono stati giri importanti che considero come un grande bagaglio di esperienza per il futuro. Sono partito dalla seconda fila, mi sembrava di essere nei primi banchi della classe e quando sono arrivato in griglia è stato molto bello vedere che davanti a me c'erano davvero poche moto. Sto vivendo un momento molto bello, il rapporto con la squadra è straordinario, mi vogliono tutti bene ed è una sensazione fantastica. Fare di meglio? Ho dato veramente il massimo.

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