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SBK, Marinelli: Giugliano, bravo e sfortunato

"Brutta batosta a Laguna, ma ha un talento indiscutibile. Può rifarsi nel 2016"

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Senza esagerare, si può dire che il 2015 è stato l’annus horribilis di Davide Giugliano. Il 25enne romano, alla seconda stagione da pilota ufficiale Ducati, si presentava ai cancelli di partenza tra i favoriti d’obbligo dopo i risultati ottenuti nel pre-stagione, ma a Phillip Island ha pagato a carissimo prezzo una caduta nei test pre-gara, riportando la frattura di due vertebre lombari.

Il Bandito era tornato in grande stile ad Imola, facendo una sorta di miracolo con pole position e podio dopo tre mesi di stop forzato, ma una caduta in gara a Laguna Seca – con frattura della vertebra D3 – ha messo anzitempo la parola fine alla sua stagione. In attesa dell’ufficializzazione del rinnovo per un’altra stagione a fianco di Chaz Davies – “siamo ai dettagli”, hanno fatto sapere in Ducati – a Sepang la sua Panigale numero 34 staziona silenziosa nei box con un laconico “get well soon” (riprenditi presto) dietro al cupolino.

“La frattura riportata da Davide è di quelle pesanti, è strano che non sia stata evidenziata dai primi esami – ha commentato il responsabile del progetto SBK Ernesto MarinelliAbbiamo deciso di fare dei controlli più approfonditi visto l’infortunio di Phillip Island, e purtroppo TAC e risonanza magnetica hanno evidenziato un quadro più grave del previsto”.

Qual è il programma per il recupero?

“Si parla di almeno tre mesi di riposo praticamente assoluto. Davide ora indossa un busto contenitivo che, a seconda degli esiti dei controlli periodici, potrà togliersi tra un mese o due. Ci sentiamo quasi ogni giorno e chiaramente è molto frustrato. Stava già vivendo un momento difficile, ed ha preso una brutta batosta. Ora deve solo affrontarla al meglio, e concentrarsi sul prossimo anno”.

Cosa ha evidenziato la telemetria a proposito della caduta?

“Partiamo dal presupposto che la 6 è una curva abbastanza atipica. Ha uno schiacciamento marcato. Giugliano stava preparando il sorpasso su Haslam alla curva successiva, e i dati mostrano come sia entrato più lentamente del solito in curva per privilegiare l’accelerazione in uscita. Nello schiacciamento ha accusato una perdita totale di grip. Era già successo a Davies lo scorso anno, ma lui ha riportato un infortunio ben più grave. È stato molto sfortunato quest’anno, perché nell’inverno si era preparato molto bene fisicamente, arrivando in Australia allenato e focalizzato come non lo avevo mai visto prima”.

In attesa dell’ufficializzazione, nel 2016 avrà un’altra chance sulla Panigale…

“Giugliano ha un talento indiscutibile ma in situazioni di guida al limite la linea tra il vincere ed il cadere è particolarmente sottile. Il suo punto forte è la percorrenza di curva, è bravissimo a mollare i freni e tenere alte velocità già dall’inizio alla fine. Questo stile dà più problemi nelle piste dove manca grip, ma lo ha già affinato molto e crediamo che abbia ancora margine per fare la differenza in sella”.

Nel frattempo lo sostituirà Pirro. Cosa c'è in programma invece per Scassa?

“Scassa è il nostro collaudatore ufficiale ed ha già in programma un’altra wild-card, molto probabilmente a Magny Cours. Questa settimana è stato impegnato in due giorni di prove al Mugello, dove abbiamo portato alcune novità di motore e ciclistica, alcune delle quali vedremo in pista a Jerez. Pirro ha molti impegni ma ha dimostrato di poter fare degli ottimi risultati con la SBK a Misano”.

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