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SBK, Ducati, Davies: restiamo coi piedi per terra

"Pista favorevole, ma le Kawasaki restano le moto da battere". Giugliano: "Serve più costanza"

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Con 10 successi all’attivo, Ducati è la Casa più vincente nella storia della SBK a Laguna Seca. Statistiche che non servono a prevedere il futuro ma che, al termine della prima giornata di prove in California, sono corroborate dalla presenza di tre Panigale stazionano nelle prime cinque posizioni. Un buon viatico in vista dell’ennesima caccia alla vittoria contro le Kawasaki ufficiali, un derby nel quale il punteggio è di 14 a 1 per il Costruttore giapponese.

“Questa pista sembra abbastanza favorevole per la Panigale – ha detto Chaz Davies, autore del miglior tempo con un 1'23.633Non ci sono lunghi rettilinei, e c’è soltanto un’accelerazione forte con le marce alte. Le Kawasaki restano le moto da battere, ma come inizio non c’è male. Abbiamo trovato un buon bilanciamento e fatto alcune comparazioni di assetto che ci hanno dato risposte molto chiare ed una solida base sulla quale lavorare”.

Vista la natura del tracciato – stretto e tortuoso, con pochi punti dove sorpassare – sarà particolarmente importante la qualifica. “Sono particolarmente curioso di montare la gomma da tempo, perché su questo asfalto dà un grip davvero particolare e nei saliscendi la moto sembra essere risucchiata a terra rispetto a quando monti le gomme da gara”, ha commentato Davies.

In terza posizione, Davide Giugliano ha posto le basi per un altro weekend da protagonista, ma non è apparso particolarmente soddisfatto. Un errore in staccata alla curva 2 gli ha causato un’innocua scivolata, interrompendone la progressione negli minuti decisivi della FP2. Curiosamente, Davies ha rischiato la stessa sorte nella medesima curva, ma è soltanto transitato nella via di fuga. “Ma io sono Giugliano, quindi sono caduto – ha ironizzato il romano – Non sono soddisfatto dell’assetto, non ho trovato quello che cercavo ma abbiamo ancora tempo. Non riesco ancora ad essere incisivo per tutti i giri, e questo mi preoccupa un po' perché è un tracciato dove la costanza è fondamentale, ma è comunque confortante vedere tre Panigale nelle prime cinque posizioni”.

Oltre alle 1199 ufficiali, a Laguna Seca si è infatti distinto anche Niccolò Canepa, quinto in sella alla moto satellite di Althea. “Questo posto è speciale, l’atmosfera è fantastica e non c’è pista migliore dove mostrare le mie capacità – ha commentato il genovese – L’ultima parte è da manicomio, e io sono abbastanza matto per farla bene. Questa è stata la mia migliore giornata da inizio stagione, avevo bisogno di rimettermi in carreggiata perché fin qui non ho certo raccolto i risultati nei quali speravo”.

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