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MotoGP, Assen: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Rossi e Marquez infuocano la gara, Lorenzo para il colpo, la sfortuna si accanisce su Dovizioso

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Assen da qualche anno è stata retrocessa da università a liceo e da cattedrale a tempietto, ma sulle sue curve si scrive ancora la storia del motociclismo. E a proposito di storia, si sa che è scritta dai vincitori e c’è poco da recriminare. Chi ha ragione tra Rossi e Marquez? I tifosi non cambieranno mai idea, come i piloti.

La Direzione Gara ha deciso di non prendere provvedimenti, Honda non ha fatto reclamo e questi sono i soli fatti che contano. Perché, con tutto questo parlare, si rischia di non godersi a pieno quell’ultima curva in cui due campioni hanno dato tutto, e forse qualcosa di più.

Non avrebbero potuto fare diversamente e sarebbe successo lo stesso a parti invertire. Ci hanno provato e solo uno poteva riuscirci. Valentino e Marc sono due gioielli, a non esserne contenti si fa peccato.

IL BELLO – Che a Marquez non andasse a genio il ruolo della candela fra Rossi e Lorenzo si era capito e ora che è tornato il Mondiale è ancora più bello. C’è poco da lamentarsi con Valentino e Jorge in gran forma, Marc in recupero e le Ducati e le Suzuki sempre pronte a fare da guastafeste. La noia sembra scongiurata e che vinca il migliore.

IL BRUTTO – Chissà se la GP15 di Dovizioso è ancora in garanzia, perché i guasti più improbabili capitano tutti a lui. Corona, sella, freno motore, Andrea non si sta facendo mancare niente in questa stagione. La moto è nuova, qualche inconveniente ci sta, ma quando capitano sempre in gara le imprecazioni sono concesse e un tagliando consigliato.

Valentino Rossi e Marc MarquezIL CATTIVO – Chi lo è stato di più fra Rossi e Marquez, sportivamente s’intende? Via alle opinioni a colpi di regolamenti, moviole e simpatie. Forse la verità sta nel mezzo, Valentino e Marc sono fatti della stessa pasta, quella rossa che si usa per sigillare le teste dei cilindri naturalmente. Per loro la concezione di limite è aleatoria, cambia a seconda dei momenti. Però 20 anni servono a capire tante cose e a prevederne molte altre. Le polemiche dureranno ancora e ognuno penserà di avere ragione. Sono le corse e i piloti non sono cattivi, è che li disegnano così.

LA DELUSIONE – La stagione è quasi al suo giro di boa, ma non si vedono miglioramenti da parte di Scott Redding. Ha un team tutto per lui, una Honda Factory ma il britannico continua a rimanere impantanato a centro classifica, fra piloti con moto molto meno blasonate della sua. La sveglia sta suonando da un pezzo, lui sembra essere ancora in fase REM.

Jorge LorenzoLA CONFERMA  – Sembrava una scena già vista: Lorenzo che sbraita contro le gomme prima di andare in tilt. E invece no, il maiorchino non ha buttato al vento tutto quanto fatto di buono, ha cercato di tenere il passo dei primi e poi si è accontentato. Inoltre si è preso le sue colpe di un fine settimana opaco. Onesto e maturo.

L’ERRORE – Quello nel warm up, per Dani Pedrosa non ci voleva. Gli ha lasciato in pegno una mano dolorante e una moto con qualche problema alla frizione. Lo spagnolo stava tornando ai suoi livelli e il braccio sembra guarito. Andrà meglio la prossima volta.

LA SORPRESA – Finalmente Pol Espargaró è riuscito a togliersi qualche soddisfazione. La Yamaha due anni fa aveva puntato su di lui e stava venendo il dubbio che a scommessa fosse perduta. Il quinto posto, dopo una bella bagarre con gli inglesi, è la posizione da cui ripartire, perché non basta ancora.

IL SORPASSO – Come sempre la Moto3 ha regalato una gara da infarto dalla luce verde alla bandiera a scacchi. Sorpassi ne hanno fatti tanti – e belli – sia Enea Bastianini che Romano Fenati, peccato non esserci riusciti negli ultimi giri e bye bye podio. Un’occasione sprecata, per entrambi.

Niklas AjoLA CURIOSITA’ – Informa Wikipedia che “il ginocchio è un'articolazione che unisce la coscia e la gamba, le quali, insieme al piede, compongono l'arto inferiore. L'incavo posteriore è chiamato cavità poplitea. L'articolazione del ginocchio è la più complessa ed ampia dello scheletro umano”. Che cosa c’entra con il GP di Assen? Nulla, ma ci serviva una scusa per riproporre una foto dell’arrivo di Ajo.

IO L’AVEVO DETTO – “Marquez sta facendo un po’ il matto, spero che vada tutto bene anche questa volta”. Così Rossi venerdì in versione Nostradamus.

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