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MotoGP, Iannone: la Ducati non si è fermata

Sfortunato Dovizioso: "non serve arrabbiarsi, meglio rimanere calmi e analizzare la situazione"

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Il fine settimana di Assen per la Ducati non era iniziato bene e non è finito tanto meglio. Il podio è rimasto una chimera, Iannone ha salvato l’onore con un 4° posto mentre la sfortuna si è nuovamente accanita con Dovizioso e una rottura alla sella lo ha retrocesso fino alla 12° posizione. La GP15 sembra avere subito una battuta di arresto, anche se i due piloti non vogliono lanciare allarmi.

Questo 4° posto è molto importante per noi, abbiamo sofferto meno rispetto a Barcellona, anche se non ambiamo a queste posizioni - spiega Iannone - Stiamo cercando di reagire e in gara è andata tutto sommato bene. Ho fatto l’unica buona partenza di quest’anno, ma ho perso tempo per superare i due Espargarò. Senza questo contrattempo forse avrei potuto stare con Lorenzo, anche se facendo fatica”.

L’abruzzese non vuole abbattersi.

Non dobbiamo mollare, è un anno positivo - afferma - La Ducati non si è fermata, abbiamo affrontato due piste che non si addicono molto alla nostra moto ma questo non significa che la GP15 non sia più competitiva. Non c’è un problema specifico da risolvere, ma gli avversari in questo momento sono molto forti, Rossi e Lorenzo hanno alzato l’asticella. Non bisogna mai dimenticarsi quanto abbiamo migliorato i nostri tempi rispetto allo scorso anno”.

Andrea Dovizioso e Aleix EspargaròSe Iannone riesce a trovare dei punti positivi nel suo weekend, l’operazione è più complicata per Dovizioso. A Jerez un problema al freno motore lo aveva portato nella via di fuga, al Mugello si era rotta la corona e in Olanda ha ceduto la sella.

Non ho ai parlato di sfortuna, penso sia un modo per nascondersi, ma in questa stagione sembrano capitare tutte a me e sempre in gara - spiega - Questa volta ho patito una rottura del codone, nella zona della sella, e questo ha innescato una forte vibrazione all’anteriore. Non ho potuto fare altro se non rallentare. E’ stato un peccato, non stavo andando male e stavo raggiungendo Iannone, senza quell’inconveniente avrei potuto puntare al 4° posto. Non sono preoccupato, ci sono migliaia di parti su una moto e quando è nuova qualcosa può andare storto”.

Il podio sembra essere però allontanarsi gara dopo gara, mentre in teoria la Desmosedici sarebbe dovuto essere la moto con maggiori margini di miglioramento.

“Sulla carta era così, ma in pratica… - riflette Andrea - E’ normale aspettarsi di più, ma in questo momento dobbiamo solo stare calmi, non ha senso sbraitare o puntare il dito. Analizziamo quello che è successo e continuiamo a lavorare”.

La situazione è diversa rispetto al passato.

“Sono due incazzature molto diverse - sorride il Dovi - L’anno scorso ero contento di me stesso ma sapevo di non potere ottenere di più, adesso la situazione è molto meno pesante”.

L’ultimo commento dei due ducatisti è sulla perdita delle concessioni per l’anno prossimo. “Non mi preoccupa questa decisione, neanche dal punto di vista politico - le parole di Dovizioso - I vantaggi ci hanno aiutato ad arrivare a questo livello, non in gara”. Anche Iannone non si scompone: “non penso ancora al 2016, cambieranno tante cose. Abbiamo già perso due litri di benzina e le prestazioni non sono cambiate, in Ducati sapranno come reagire”.

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