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MotoGP, Rossi: in gara vorrei fare il Lorenzo

"Non ho fatto grandi cambiamenti per la qualifica. Marquez sta facendo il matto, spero non sbagli"

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L’incubo delle qualifiche è scomparso e non fa più paura. Valentino Rossi è riuscito a trovare ad Assen quell’ultimo tassello per completare il puzzle. Non era facile e neppure scontato, perché in questa stagione il Dottore non aveva mai messo la Yamaha neppure in prima fila. A completare il quadro c’è Lorenzo, che invece non è riuscito ad andare oltre alla terza fila.

Valentino, finalmente è arrivata la pole position.

E’ un risultato importante, perché in questa stagione sono sempre stato competitivo in qualifica ma ho anche sempre faticato in gara. Partire dietro non esclude un buon risultato, ma per colpa delle qualifiche a Barcellona non ero riuscito a riprendere Lorenzo. Chi si sta giocando un titolo non può permettersi certe debolezze”.

Cosa è cambiato?

In realtà non abbiamo fatto grosse modifiche, non abbiamo pensato a cosa particolarmente intelligenti dopo Barcellona (ride). La differenza l’hanno fatta il tracciato e il fatto di avere avuto fiducia nella moto fin da subito. Al Montmelò e poi nei test ad Aragon abbiamo lavorato sul set e poi è arrivato un telaio che mi piace molto, ho avuto la conferma che funziona bene anche in qualifica”.

Anche il metodo di lavoro è stato lo stesso?

“Sì, ma tutte queste prove ci hanno permesso di lavorare meglio e sono arrivato in qualifica sentendomi più veloce. In tutto il fine settimana quando volevo fare un tempo veniva, l’obiettivo era la prima fila ma la pole è speciale”.

E’ anche arrivata al momento giusto.

Direi di sì, dopo la vittoria in Argentina ci sono stati alcuni fine settimana in cui non ho potuto dare il massimo. Vero anche che quando soffrivo arrivavo sul podio, ma a Barcellona è cambiato qualcosa, sono arrivato ad Assen fiducioso. Però la cosa veramente importante è solo la gara”.

Hai rischiato di più del solito?

Più rischi non significano più velocità. Con la prima gomma ero stato veloce e sapevo di potere migliorare. Assen non è una pista molto lunga, questo mi ha permesso di fare più giri e questa strategia mi ha aiutato. I miei rischi me li sono comunque presi”.

La pole ti dà anche più motivazioni?

E’ più importante per la posizione sullo schieramento che per la mia mentalità. Domani cercherò di partire bene, di solito ci riesco ma è mi anche successo, come al Mugello, di non riuscirci”.

L’altra buona notizia per te è che Lorenzo partirà dietro.

Jorge farà una bella gara, è competitivo e nelle FP4 è stato molto veloce con le gomme usate. E’ una situazione diversa da gestire rispetto a quella a cui era abituato, dipenderà molto da quanto vorrà rischiare nei primi giri”.

Gli hai mandato un chiaro messaggio.

Questo non lo so, però in qualifica eravamo 7 a 0 ed è bello avere segnato almeno un punto. Ora sta a lui”.

Qual è il tuo obiettivo?

Quando si parte davanti il primo è vincere, il secondo fare più punti di Lorenzo per aumentare il distacco in classifica”.

Magari scappando?

Mi piacerebbe fare il Lorenzo, ma ci sono tanti piloti velocissimi e non credo che Marquez mi lascerà scappare. Certamente preferirei partire veloce per evitare che Jorge possa riprendermi”.

Sei preoccupato che Marquez sia così vicino?

Nelle prove a volte in frenata è stato molto vicino agli altri piloti. (Si avvicina a Marquez che sta parlando poco distante ndr) Marc stai 2 centimetri più lontano domani dalla mia moto, è quella blu,  ricordati che con le Yamaha freniamo prima (Marquez ha ribattuto: "allora cercherò di frenare più forte per passarti"). Marquez sta facendo un po’ il matto, è come se camminasse sul filo ma ha dimostrato di avere ottime doti di equilibrista. Spero continui così”.

E se piovesse?

La cosa più importante sarà svegliarsi domani mattina e guardare il cielo e poi aspettare le 14 quando inizierà la gara. Assen è così, spero in una gara asciutta ma soprattutto di non trovare condizioni intermedie”.

Lorenzo si è lamentato molto delle gomme, qual è la tua opinione?

Hanno una costruzione più rigida sulla spalla ma io non sento tutta questa differenza rispetto a quelle che abbiamo usato nelle ultime gare”.

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