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MotoGP, Valentino Rossi: la partenza in cui speravo

"Essere davanti al tuo rivale ti dà fiducia. Le Honda mi preoccupano, sapevo sarebbero tornate"

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Tutto sta andando secondo i piani. Valentino Rossi aveva bisogno di una partenza sprint e il primo posto al mattino e al terzo al pomeriggio erano quello che serviva. Ancora di più perché sono arrivati in un momento di appannamento per Lorenzo ad Assen. La guerra fra i due è cominciata e ogni piccolo particolare può fare la differenza.

E’ l’inizio che volevi?

E’ quello che speravo, il primo giorno di prove ultimamente ho sempre sofferto, ma oggi è andata meglio”.

E’ un messaggio a Lorenzo, un modo per mettergli pressione?

Capita a me e a tutti: più il tuo avversario è in difficoltà e più ti senti forte, se invece è lui a essere più veloce hai maggiori dubbi. Quando stai davanti acquisti fiducia, è importante ed è quello che devo fare non solo oggi, dovevo riuscirci anche a Barcellona e al Mugello e dovrò al Sachsenring”.

Con un compagno di squadra si può nascondere le proprie informazioni per portarlo sulla strada sbagliata?

Ormai la trasparenza è totale, io so in tempo reale le scelte di Jorge e lo stesso vale per lui. Certe strategie non si possono più mettere in pratica”.

Oggi hai usato il nuovo telaio, come è andata?

Sono partito con il vecchio e sono stato subito veloce, poi ho usato il nuovo e sono migliorato. Nel pomeriggio mi sono concentrato su quello e domani lo monterò su entrambe le moto. Oggi ho fatto alcune prove, alcune non sono andate a buon fine ma sono state comunque interessanti, e ho anche compiuto qualche giro con la gomma dura, che non va male”.

Quali sono i lati negativi del nuovo telaio e quali quelli negativi?

Migliora l’agilità della moto e la rende più facile da guidare soprattutto quando le gomme sono molte usurate. Sono le caratteristiche che avevo notato già nei test di Aragon ed è stato un bene confermarle su una pista diversa. D’altra parte si perde qualcosa in frenata e in stabilità, ma sono piccoli dettagli e non ne sono completamente sicuro. Però sono molto contento che Yamaha sia riuscita a migliorare quelli che erano già dei nostri punti di forza”.

Tutto bene, quindi?

L’unico problema sono le Honda, sia Marc che Dani sono molto veloci e questo mi preoccupa. Però ho un bel passo e nel giro secco sono molto vicino a loro”.

La loro intromissione nella lotta fra te e Lorenzo non potrebbe essere un vantaggio?

“Se si mettessero fra me e lui sì, ma al contempo renderebbero più difficile vincere. Nelle ultime gare Yamaha ha dominato, ma so che sarà impossibile che Honda continui come hanno fatto fino adesso, è solo questione di tempo prima che riducano il gap.

Domani ci sono le qualifiche, qual è la strategia?

Sarà importante qualificarsi se non in prima fila, cosa che non mi è mai successa quest’anno, almeno nelle prime cinque posizioni. Per farlo bisogna arrivarci con un buon setting e con una moto che si conosce già. Per questo domani lavorerò solo sui dettagli senza fare rivoluzioni”.

Sia tu che Lorenzo dite che la M1 non è un fulmine in qualifica, si può cambiare?

Penso che quello che ci svantaggia sul giro secco sia la stessa cosa che ci dà un vantaggio in gara. Rispetto alla Honda, la Yamaha è più dolce sulle gomme, questo offre meno grip per un giro ma le consuma meno sulla distanza”.

A proposito di gomme, Lorenzo si è lamentato da quelle portare qui da Bridgestone.

Perché hanno una costruzione più rigida sulla spalla, una caratteristica che a me piace di più, a lui meno. Ho un piccolo vantaggio ma lui l’ha avuto nelle ultime gare quando era più morbida”.

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