Barcellona si sta rivelando una pista più ostica del previsto per la Ducati. La Rossa non riesce a scaricare a terra tutta la sua potenza, anche se i miglioramenti ci sono stati e Dovizioso è riuscito a classificarsi in seconda fila. Più complicato il sabato di Iannone, che prima non è riuscito a classificarsi direttamente per le Q2, poi non è andato oltre al 12° posto.
“Nonostante il poco grip della pista, tutti sono stati molto veloci e anch’io sono migliorato rispetto a ieri - la versione del Dovi - Posso essere felice per il mio tempo in qualifica, anche se non sono riuscito a fare un giro perfetto. Non mi aspettavo certi tempi da Suzuki, nell’ultimo settore della pista sono incredibili”.
Ora bisogna sistemarsi per la gara.
“Perché nell’ultima metà del circuito perdo ancora e questo gap potrebbe fare la differenza - continua - Però non sono distante per lottare per il podio e credo che alcuni piloti molto veloci sul giro secco non lo saranno altrettanto sul passo. Devo ancora migliorare, l’aderenza cala molto già dopo un paio di giri ed è importante riuscire a guidare fluidi. La GP15 si muove molto in accelerazione e non mi permette di aggredire in frenata. In compenso dopo la partenza c’è un lungo rettilineo che mi potrà aiutare per recuperare qualche posizione. Quest’anno è così, a seconda delle piste le varie moto sono più o meno competitive, capita anche a Honda e Yamaha, non c’è da preoccuparsi”.
Andrea ha chiaro con chi dovrà vedersela.
“I tre più a posto sono Lorenzo, Rossi e Pedrosa - afferma - Jorge cercherà di tirare il collo a tutti come ha fatto negli ultimi tre GP. Valentino è veloce con gomme usate e lui viene fuori in condizioni di aderenza difficili. Dani lo vedo particolarmente bene”.
Vorrebbe essere della partita anche Iannone, che non è riuscito a brillare come al solito nel giro secco. L’abruzzese non è comunque tipo che si dà per vinto.
“E’ stata una giornata veramente difficile e strana, non ho trovato la stessa fiducia nella moto che avevo al Mugello - non nasconde - Nelle FP4, in assetto da gara, la moto si è comportata meglio e anche la gomma dura all’anteriore mi ha restituito buone sensazioni”.
Peccato per la qualifica.
“Alla seconda uscita, in uscita dalla curva 5 non mi è entrata la seconda marcia, ho sfollato e poi sono andato lungo - racconta - Non sono riuscito a migliorare il mio tempo e il 12° posto è un disastro. Però sono positivo per la gara, voglio spingere dal primo giro anche se per ora non siamo abbastanza a posto. La spalla è un problema dal punto di vista mentale, perché non riesci a guidare con la mente libera, pensi sempre a non commettere errori per non peggiorare la situazione”.
Iannone preferisce non fare previsioni.
“Non ho un passo lento, ma non è al livello di quelli di Marquez e Lorenzo. Però il potenziale nelle ultime libere era buono”.