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MotoGP, Rossi 'mette il dito' fra Marquez e Stoner

Valentino scherza: "Marc ha smentito Casey? Perché ha detto di tifare Lorenzo"


Se devo individuare due gare di cui non sono soddisfatto dico Jerez e il Mugello”, Valentino Rossi è arrivato a Barcellona con l’amaro in bocca e voglia di riscattarsi. Nelle ultime tre gare Lorenzo gli si è fatto sotto e ora sono solo 6 i punti a dividerli. Il Dottore deve cambiare passo, a partire dalle prove libere, ed è il primo a saperlo.

Valentino, ormai la distanza tra te e Jorge è ridotta ai minimi termini…

Nelle ultime gare sono sempre stato sul podio, ma Lorenzo è stato molto veloce e capace di recuperare molti punti. Non devo però pensare a lui, ma concentrarmi su me stesso e impegnarmi per migliore nelle prove libere. Soffriamo ancora troppo e quello del Mugello è stato un fine settimana difficile, non sono mai stato forte abbastanza e alla fine il podio è stato un buon risultato. Mi è dispiaciuto particolarmente perché era il GP di Italia, bisognerebbe farlo su un’altra pista per com’è andata (ride)”.

Qual è il piano?

Non fare un weekend come quello del Mugello, Barcellona è una delle mie piste preferite e l’anno scorso ho fatto una bella battaglia con Jorge e le Honda. La nuova formula delle qualifiche non mi si adatta, ma non può essere una scusa. Però non si può partire dalla terza fila e bisogna tenere conto anche delle Ducati e delle Suzuki che possono contare sulla gomma più morbida”.

Ti ricordi la lotta con Lorenzo nel 2009?

Molto bene, forse lui un po’ meno perché ho vinto io (ride). E’ stata una delle battaglie più belle perché è iniziata dal venerdì, è continuata nelle qualifiche e si sentiva che in gara avrebbe raggiunto il suo punto più alto. E’ stata bella perché le prestazioni mie e di Jorge erano molto simile. All’ultimo giro il piano era passarlo alla curva 9 ma non è stato possibile. Mi sono ricordato che nel 2007 avevo superato Stoner prima dell’ultima curva e l’ho rifatto. Non ricordo esattamente quella manovra, ma quando vinci all’ultima curva le sensazioni sono incredibili”.

Questo è un campionato molto combattuto, perché?

E’ una situazione strana, non capita spesso di avere 6 piloti che possono giocarsi la vittoria ogni domenica e 3 Casa a un livello simile. Senza dubbio è un bene per i tifosi e lo spettacolo, ma a volte rende le cose più difficili”.

Marquez è lontano 49 punti, può recuperarli?

Credo proprio di sì, anzi sono preoccupato perché penso che appena risolva il problema di cui soffre la Honda possa tornare ai livelli di sempre e vincere ogni domenica. Certo nessuno si aspettava che faticasse così”.

Hai un’idea di quello che stia succedendo?

Non so, dall’esterno è difficile capirlo, sicuramente si tratta di una combinazione di elementi. Dal mio punto di vista moto e pilota vanno di pari passo, Marquez è sempre un fenomeno ma non si riesce a trovare con questa Honda. Senza dubbio quest’anno il livello si è alzato, bisognerebbe capire quanto stiamo andando più forte noi e quanto più piano lui”.

Stoner ha detto di conoscere il problema, Marquez gli ha risposto che dopo un lungo stop non si può sviluppare una moto. Cosa ne pensi?

Forse Marc se l’è presa perché Casey ha detto di tifare per Lorenzo (ride). Ripeto, non so bene cosa è successo ma un pilota può fare la differenza nello sviluppo, in questo senso io e Jorge, due piloti con esperienza e sicuri di quello che vogliono, siamo un aiuto per Yamaha. Ho anche sentito che Marquez e Pedrosa si sarebbero lamentati già in inverno dell’aggressività del motore, bisogna poi vedere se è andata veramente così”.

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