Tu sei qui

SBK, Rea: non chiederei aiuti a Sykes

"100 punti non bastano, e comunque questo non è uno sport di squadra". Sykes: "Troppe buche"

Share


Solo 58 millesimi separano Jonathan Rea dalla vetta della classifica dei tempi a Portimão. Il leader in campionato, dopo aver suonato la carica al mattino, si è anche concesso il lusso di sperimentare con le mescole sull’anteriore. Solitamente, Rea preferisce sempre l’opzione più dura, ma in Portogallo ha provato ad uscire dalla routine, con risultati incoraggianti.

“Invece che insistere con la dura, da sempre la mia preferita, nell’inverno qui ho provato le opzioni più morbide. Funzionano meglio su questa pista. Mantengo la stabilità in frenata ma la moto curva più rapidamente”.

Sykes si è detto disposto ad aiutarti in caso di volata per il titolo. Che ne pensi?

“Sarà difficile chiedere degli aiuti a Tom, ora è pronto a lottare per il campionato, ci sono solo un centinaio di punti tra noi, tutto può succedere. Se faccio un errore o succede un imprevisto, posso trovarmi nei pasticci. Sinceramente non penso al titolo quando sono in pista, voglio solo lavorare a modo mio con la mia squadra”.

Lo scorso anno, però, è scoppiato un caso a fine stagione, sia in Aprilia che nella tua squadra attuale, riguardo ai giochi di squadra…

“Posso capire da entrambe le prospettive per quanto è accaduto lo scorso anno in Kawasaki. Entrambi i piloti non si rispettavano. Per esempio, quando Baz si è avvicinato a Sykes in passato, Tom ha fatto parecchio rumore. Un piccolo screzio si è trasformato in un grande problema molto in fretta. Si sono detti parole pesanti attraverso i media. Se fossi io in questa situazione, non aiuterei assolutamente un compagno di squadra che parla male di me. Il team puoi chiederti di aiutare il compagno, ma questo non è uno sport di squadra. D’altro canto, Kawasaki ha investito, crescendo Baz dalla Stock, e forse lui avrebbe potuto giocarsi meglio le sue carte. In ogni caso, fa parte del passato”.

Già, ma viste le carenate di Donington e la ritrovata forma di Sykes, Kawasaki potrebbe ritrovarsi in altre situazioni “calde” in tempi brevi. Dall’altro lato dei box in verde, il vice-campione (terzo a +0.273) sta ponendo le basi per issarsi al secondo posto nella classifica iridata. Il britannico è ad un punto da Haslam e 102 da Rea, ed è obbligato ad attaccare senza troppi complimenti.

“Abbiamo ancora qualche problema da risolvere, ci resta da lavorare domani – le parole di Sykes al termine del venerdì – È sempre così, nelle corse c’è sempre un limite, e bisogna avvicinarsi il più possibile. Sono ancora un po’ indietro rispetto agli altri”.

Come giudichi il fatto che siete ancora ad un secondo dal record della pista con gomme da gara?

“Lo scorso anno non ci siamo avvicinati al record per il maltempo, e comunque temperature più fresche rispetto ad oggi ci avrebbero favoriti. I tempi sono interessanti, per essere il primo giorno. Nel mio caso, ci sono solo un paio di curve dove le buche mi mettono in difficoltà”.


__

Articoli che potrebbero interessarti