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Moto2, Rabat di forza su Zarco, 10° Baldassarri

Prima affermazione stagionale per lo spagnolo, caduti Corsi e Morbidelli, 18° PasiniRieccolo, finalmente, Tito Rabat. Ha voluto aspettare sei Gran Premi per tornare a fare la voce grossa. Ha scelto la tappa del Mugello, mettendo un sigillo a lungo atteso

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Rieccolo, finalmente, Tito Rabat. Ha voluto aspettare sei Gran Premi per tornare a fare la voce grossa. Ha scelto la tappa del Mugello, mettendo un sigillo a lungo atteso, grazie ad una vittoria condita da rabbia e determinazione. Ha avuto il coraggio di aspettare nelle prime battute, studiando gli avversari da vicino ed in seguito prendendosi la leadership a metà gara, senza più farsela sfuggire. Ma soprattutto tenendo alle proprie spalle un osso duro come Zarco, insidiosissimo fino all’ultima curva: “Vincere in Italia ha un sapore speciale – ha spiegato Rabat – ero un po’ in difficoltà nelle prime battute, però sono riuscito a mantenere contatto con la vetta e questo mi ha consentito di prendere la prima posizione e vincere. Nel finale sapevo del ritorno di Zarco, ma avevo un passo migliore”.

Alle spalle dell’iberico c’è quindi il leader del mondiale, il quale allunga in vetta, mentre si rivede sul podio dopo tanto tempo lo svizzero Aegerter. Da dimenticare invece la corsa dei portacolori italiani, con Corsi caduto al secondo giro, quando era in lotta per il podio, mentre Morbidelli a terra, perché centrato da Rins. Ci ha pensato quindi il decimo posto di Baldassarri a rendere meno amara la giornata della classe intermedia. Per Pasini 18° posto davanti a West.

LA CRONACA – Alla partenza Dominique Aegerter scatta a martello prendendo subito in mano la leadership della gara. Buono lo spunto di Simone Corsi, che riesce ad agguantare la quarta posizione. Il pilota del Team Forward sembra avere il passo giusto, ma alla seconda tornata ecco il primo vero colpo di scena, con il laziale che finisce a terra in seguito ad un contatto con Lowes, in lotta per la seconda piazza. Nonostante la caduta, il numero 3 rientra in 29^ posizione. Scivolone anche per Zaidi.

Le cadute non sono destinate ad esaurirsi, perché al terzo giro finisce a terra anche il leader della corsa, Thomas Luthi. Come se non bastasse la sfortuna avvolge anche Franco Morbidelli, centrato da Rins e buttato sull’asfalto. La caduta dell’alfiere Italtrans coinvolge anche il compagno di squadra, Mika Kallio. Con Morbidelli e Corsi fuori dai giochi, Baldassarri tiene alta la bandiera tricolore dall’ottava posizione, mentre Pasini è quattordicesimo.

A 16 giri dalla conclusione la lotta per la vetta è tra Aegerter e Rabat, con Folger in agguato. Il tedesco non riesce però a tenere il passo della coppia di testa, scivolando a terra. Ad approfittarne è quindi il leader del mondiale, Johann Zarco, che si prende la terza piazza.

Giunti a metà gara, Tito Rabat decide che è giunto il momento di rompere gli indugi, infilando Aegerter e rifilando un secondo alla Kalex dell’elvetico. Lo svizzero sembra essere in difficoltà, tanto da cedere la propria posizione al francese Zarco. Alle loro spalle Lowes tiene a bada Simeon e Salom, mentre Baldassarri naviga in ottava posizione.

Rabat conduce il Gran Premio del Mugello, ma Zarco riesce a rosicchiare decimi su decimi ad ogni tornata, tanto da ridurre il gap dallo spagnolo a poco più di mezzo secondo. Spinge sull’acceleratore Lorenzo Baldassarri, tanto da portarsi negli scarichi di Simon a sette giri dal termine. Quando l’italiano sembra pronto all’attacco, ecco il lungo che manda in fumo la strategia dell’alfiere Forward. Baldassarri riesce comunque a rientrare in decima posizione, più staccato Pasini in 17^.

In testa alla corsa Zarco non riesce a dimezzare il gap dal campione in carica della categoria intermedia. I decimi di distacco tra la coppia rimane di sei decimi. Zarco prova a dare un ultimo colpo di reni, ma non c’è nulla da fare di fronte allo strapotere di Rabat, che vince il primo GP della stagione. Alle loro spalle si rivede Aegerter. Baldassarri decimo, Pasini diciottesimo.

 

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