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MotoGP, Al Mugello Iannone a cannone

QP - Seconda piazza per Lorenzo davanti a Dovizioso. Rossi ottavo. Crisi Marquez, 13esimo


Più forte del dolore, più forte della fatica, più forte anche delle tante critiche che in questi anni non gli sono state fatte mancare.

Andrea Iannone non guardava il sabato tutti dall'alto verso il basso da cinque anni. Più precisamente da Aragon 2010.

Oggi Iannone ha conquistato una pole position significativa, che va al di la del risultato in se, ma che mostra il grande lavoro di Ducati quest'anno e la determinazione del pilota di Vasto. Anche un pizzico di furbizia, avendo preso come riferimento Jorge Lorenzo per il suo giro veloce.

Intendiamoci però: 1'46.489, per quante scie puoi avere, se non si è veloci, forti, e con la moto a posto, in grado di sfruttare le coperture morbide, non lo fai, senza dubbio.

Chiedere per conferme a Marc Marquez oggi, di cui parleremo più avanti.

Dicevamo di Iannone, della propria soddisfazione per la sua prima pole position in Motogp, sul circuito di casa. Una soddisfazione evidente sul suo volto, con un pizzico di rammarico: "E' tutto magnifico oggi. Come ho detto non ho nessun problema. L'unico problema è la mia spalla. Sono un pò dispiaciuto perchè con queste condizioni è difficile per domani. Ma ci proveremo lo stesso. Siamo a casa, è fantastico, la gente. Dedico questa mia prima pole position alla Ducati perchè sono stati fenomenali".

Lo sconfitto di giornata dovrebbe quindi essere Jorge Lorenzo, che sembrava predestinato a conquistare una pole position agevole dopo aver strabiliato tutti nelle ultime prove, girando in '46.

Così non è stato, ma Jorge mantiene a fatica il sorriso, conscio di un passo gara e di una forza interiore acquisita che lo mantengono estremamente calmo: "Non sorrido al 100%, ma all'8'%. Non pensavo che anche gli altri potessero girare sul '46, ma la Motogp è cosi. Questa mattina abbiamo migliorato molto la moto rispetto a ieri che non c'era Ramon. Peccato un pò che ho fatto i miei giri da solo e gli altri hanno cercato un pò le scie. Abbiamo un bel setup e per la gara...vedremo!".

In parco chiuso sembra comunque di assistere ad una partita di Poker...tra dilettanti! Già perchè tutti mantengono un basso profilo, ma esprimono al contempo soddisfazione quando, in altre occasioni, si sarebbe assistito a qualche volto buio.

Prendete anche Andrea Dovizioso, per dire. Terzo, battuto al sabato dal compagno di squadra, e non in grado di conquistare la pole position. Eppure, il sorriso mezzo accennato mostra una consapevolezza dei propri mezzi e di una moto competitiva in vista di domani. Una consapevolezza data da una musica cambiata, come dichiarato sul suo casco: "Sono molto contento perchè fare 46'6 in qualifica al Mugello è sempre difficile. Sapevo cosa fare e questo me lo porto in gara. Sono contento e questo dimostra la nostra velocità per la gara. Punto interrogativo per i 23 giri, ma siamo pronti per il podio. Sono contento per Ducati, tante moto là davanti, vuol dire che stiamo lavorando bene".

E la Honda? La miglior moto della casa dell'Ala dorata è quella di Cal Crutchlow che chiude in quarta posizione a 168 millesimi. Se nel box di Cecchinello quindi si sorride per una buona qualifca, lo stesso non si può dire in HRC, anzi. Pedrosa chiude in settima posizione con 386 millesimi di ritardo. Una buona prestazione, sopratutto considerando come il pilota di Sabadel sia al rientro. La delusione invece è tutta di Marc Marquez. Il campione del mondo sta vivendo un fine settimana da incubo, il peggiore, ad oggi, della sua carriera in Motogp. Dopo le FP3 costretto a fare le Q1.

Addirittura fuori dalle Q2, battuto da Hernandez e Aleix Espargaro. La moto si muove tanto in staccata e la sensazione è che - a fronte di un motore evidentemente troppo aggressivo - i lavori dal punto di vista elettronico forse hanno portato ad una strada sbagliata. Supposizioni, considerando come Livio Suppo, subito dopo, abbia parlato anche di una "gomma che non ha funzionato a dovere".

Vero, anche se stiamo parlando di Marquez, un pilota il cui risultato peggiore in qualifica era il sesto posto in Qatar, al Mugello e a Barcellona nel suo anno da rookie. Dalle stalle alle stelle di Michele Pirro. Il poliziotto di casa Ducati chiude in sesta posizione girando in 1'46.870. Una seconda fila coronamento di un fine settimana che, ad oggi, ed in vista della gara, sta andando nel migliore dei modi. Ottava piazza infine per Valentino Rossi. L'italiano è l'ultimo pilota in grado di girare sotto il muro dell'1'47 (1'46.923), centrando solo la terza fila.

Partirà subito dietro a Pedrosa e davanti ad un sempre più convincente Maverick Vinales. In Suzuki vi è comunque soddisfazione per l'ottima quinta piazza di Aleix Espargaro. Decima piazza per Pol Espargaro, davanti a Bradley SMith e Yonny Hernandez.


CRONACA DELLE QUALIFICHE

Tutto pronto per le Q1

- Aleix Espargaro e Danilo Petrucci si portano immediatamente alle prime due posizioni. Marquez invece ha atteso che tutti gli altri avessero completato un giro cronometrato. Purtroppo però, alla staccata della San Donato, Marquez accusa gli stessi problemi che lo hanno portato alla caduta in FP4.

- Aleix Espargaro completa un secondo giro veloce e chiude in 1'47.222.

- Marquez si lancia per il suo primo vero tentativo dopo aver abortito il giro precedente. Anche stavolta alla San Donato arriva estremamente scomposto. Sembra non essere proprio a posto il campione del mondo. Al secondo intertempo ha 35 millesimi di vantaggio su Aleix Espargaro. Addirittura al T3 ha perso due decimi. La Honda sta soffrendo di chattering in staccata al Correntaio era ben evidente. Marquez chiude il suo giro veloce con un ritardo di 18 millesimi su Espargaro. Tutti si attendevano comunque un dominio, ed invece la Suzuki è stata più veloce della Honda.

- Terzo nel frattempo c'è Petrucci con la Ducati Pramac, davanti a Barberà, Hernandez, Redding, Bradl, Miller, Laverty e Baz.

- Marquez sta chiudendo un secondo giro cronometrato ma i riferienti sono gli stessi. Pochi centesimi guadagnati e due decimi persi al T3. La Suzuki va meglio complessivamente.

- Attenzione però: Marquez non è al sicuro! Hernandez potrebbe rubargli il secondo posto. Petrucci invece ha tre decimi di ritardo da Aleix Espargaro. Al T3 Hernandez ha 73 millesimi di ritardo. Hernandez fa il miglior tempo! Marquez parte 15esimo!

Marquez non era partito mai peggio di 6° in MotoGP (Qatar, Mugello e Barcellona nel 2013)


Q2:

- PArte la seconda sessione di qualifiche. Il primo a lanciarsi è Daniel Pedrosa, l'unico rappresentante a tenere alto i vessilli HRC. Pedrosa si è lanciato con buon anticipo rispetto agli altri. Lo spagnolo arriva sul traguardo e chiude in 1'47.168

- Attenzione però perchè Dovizioso al T2 ha 240 millesimi di vantaggio.

- Sul traguardo A. Espargaro è secondo davanti a Vinales.

- Crutchlow però stampa il miglior tempo in 1'47.008

- Arriva Andrea Dovizioso che si porta in quarta piazza. Qualche problemino al T4.

- Lorenzo arriva sul traguardo e mette tutti d'accordo: pole position provvisoria in 1'46.808

- Pedrosa però non ne vuole sapere di mollare e va a 67 millesimi.

- E Rossi? tutti stanno rientrando ai box per un cambio gomme, Rossi ora fa il suo giro veloce. Al T2 ha 4 millesimi di ritardo su Lorenzo alla Scarperia Palagio. 171 i millesimi al T3. Sul traguardo Rossi chiude in quinta posizione: 379 millesimi di secondo.

- Cinque minuti e 25 secondi al termine e Pedrosa passa sul rettilineo d'arrivo: si è appena lanciato per il suo secondo tentativo. Al primo intertempo non è velocissimo lo spagnolo di Sabadel

- Iannone si accoda a Lorenzo. Un buon treno da poter sfruttare considerando anche la sua spalla martoriata.

- Si accendono i caschi rossi, praticamente di tutti, tranne Pedrosa che non si migliora

- Sul traguardo Espargaro si mette in seconda posizione per soli 16 millesimi

- Grande giro per Andrea Iannone che sfrutta anche il riferimento di Lorenzo ma gira con uno spaventoso 1'46.4

- Rossi in 1'46.9 è sesto, mentre Lorenzo è secondo a 159 millesimi. Terzo è Crutchlow.

- Attenzione però a Dovizioso e Pirro. Il forlivese arriva e chiude in seconda posizione, con Pirro sesto.

- Attenzione però a Lorenzo: 95 millesimi di ritardo e chiude in seconda posizione, mentre Rossi chiude ottavo

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