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SBK, Donington, Rea: devo recuperare su Sykes

"Qui a Donington è fortissimo sia sul giro secco che sulla distanza. Sorpreso del 2º tempo"

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Jonathan Rea aveva avvertito i presenti al termine delle tre sessioni di prove cronometrate del venerdì con queste parole: “non scommettete su di me per la pole position”. In fin dei conti, non era (soltanto) pre-tattica. Il nordirlandese su Kawasaki, protagonista indiscusso in questa prima metà di campionato SBK con 240 punti in dieci gare, si è dovuto accontentare del secondo posto in griglia, a +0.237 dal compagno di squadra Sykes.

“Sono contento del mio giro – ha detto Rea – Ho fatto qualche piccolo errore, ma non penso che mi sarebbe stato possibile fare di più. Anzi, mi ha sorpreso fare il secondo tempo, perché durante la Superpole abbiamo provato un nuovo ammortizzatore posteriore e con la gomma da gara chiaramente non ha funzionato, causando molto “chattering” in fase di accelerazione. La squadra ha dovuto cambiarlo in fretta, ma le nuove regolazioni fortunatamente hanno funzionato, cosa che ci permetterà di affrontare le due gare in maniera diversa”.

Per sistemare gli ultimi tasselli ci saranno i classici venti minuti di warm-up, spostato alle ore 9 locali (10 italiane) per l’occasione.

“Il nuovo programma è più sensato, e dovrebbe offrire riscontri più rilevanti – ha osservato Rea, sottolineando come le temperature dovrebbero essere più simili a quelle delle gare, pioggia permettendo – Ci manca ancora qualcosa, ma abbiamo tempo per metterci completamente a nostro agio. Vedremo cosa combina il meteo”.

A creare qualche grattacapo a Rea – e non solo – l’asfalto di Donington, progressivamente più ondulato.

“So che devono fare dei lavori, ma al momento l’asfalto è terribile – ha osservato – Ci sono sempre più buche, ed anche i cordoli non sono in belle condizioni. Alla chicane Fogarty ora tutti tagliano sul cordolo in uscita, che è molto sconnesso. Per questo si vedono molti piloti ‘sbacchettare’. È una via di mezzo, non si capisce se ti vogliano incentivare a sfruttarlo o il contrario. Forse però sono io a sbagliare, tenendo la moto più dritta”.

Il ritmo indiavolato mostrato durante una simulazione da 23 giri durante la FP3, in ogni caso, dovrebbe tranquillizzare il cannibale vestito di verde e nero.

“Sono felice della prima fila perché rappresenta una buona opportunità per partire bene – ha detto – Sykes però è fortissimo qui, sia sul giro secco che sulla distanza. Per pensare di vincere domani dovrò avvicinarmi a lui”.



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