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MotoGP, Rossi: io e Lorenzo siamo una coppia rodata

"Essere in due contro Marquez potrebbe avvantaggiarci. Più della pista ora è importante il setup"


La prima sfida Italia-Spagna si è giocata ieri sera con la Juventus che ha soffiato al Real Madrid l’accesso alla finale di Champions League. In MotoGP i conti si faranno domenica sull’asfalto di Le Mans, “ma qui è il Real Madrid a essere favorito”, scherza Valentino Rossi che è arrivato in Francia con più sicurezze dopo i proficui test del lunedì a Jerez. Il weekend spagnolo è stato il più difficile per lui, ma è arrivato comunque un podio.

Ed è molto importante in un campionato come questo, in cui ci sono molti piloti che possono lottare per il titolo. Siamo tutti a questo tavolo (è seduto a fianco di Marquez, Dovizioso e Lorenzo nda), Pedrosa è rientrato dopo un infortunio e la sua competitività è da scoprire e per Iannone è difficile dopo l’incidente alla spalla”.

Chi è il favorito per il mondiale?

Non lo so, sono concentrato solo sul mio lavoro”.

Quali sono i pronostici per Le Mans?

Lorenzo ha avuto un inizio di stagione difficile, ma a Jerez le sue prestazioni sono state fantastiche ed è stato il più veloce dal primo all’ultimo giorno. Storicamente la Yamaha è sempre andata bene su questa pista, ma aspettiamo prima di vedere il nostro livello. L’anno scorso avevo fatto un buon fine settimana ma Marquez era stato più veloce, dobbiamo scoprire se saremo più vicini.

A te il circuito piace?

Non lo metto fra i miei preferiti ma non mi dispiace. I due problemi sono lo scarto grip e il meteo sempre incerto, le temperature sono basse e questo rende più difficile guidare. In questo momento, però, penso che più della pista sia importanti trovare la messa a punto della moto. Anche Jerez avrebbe dovuto essere un circuito positivo per la M1, invece abbiamo sbagliato strada e perso tempo, una cosa che non ti puoi permettere quando lotti contro Lorenzo e Marquez. Bisogna partire bene, già dal venerdì”.

Pensi che essere in due compagni di squadra contro Marquez possa essere un aiuto?

Ci sono vantaggi e svantaggi quando due piloti della stessa squadra lottano per il titolo. Yamaha sicuramente è contenta ma concentrarsi su entrambi potrebbe essere più difficile, anche se io e Jorge ormai siamo un coppia rodata. Chissà, magari se ci trovassimo due contro uno la cosa potrebbe avvantaggiarci”.

Questa settimana hai provato la R1 a Misano, sono state le prove per la 8 Ore di Suzuka?

(ride) “Posso garantirvi al 100% che non la farò quest’anno, l’idea mi piace ma non è realizzabile ora. Ho provato la mia R1 M e mi sono divertito è un missile. Anche Cadalora ne ha una? Allora è invitato per la prossima volta per una sfida”.

E’ un buon modo per allenarsi?

Sì, sia per i giovani piloti che per me ma è anche più difficile organizzare una giornata in pista che al Ranch. Comunque ne sono in programma altre”.

Anche Jorge Lorenzo è arrivato a Le Mans con il sorriso dopo il fine settimana perfetto di Jerez che lo ha rilanciato in classifica. Il maiorchino, però, preferisce procedere con i piedi di piombo.

Ogni Gran Premio fa storia a sé, cambia ogni cosa. E’ vero, in Spagna mi sono trovato bene e soprattutto la M1 è progredita in entrata di curva, una fase molto importante. Se confermerò anche qui questo miglioramento, potrò essere competitivo”.

Sulla carta Le Mans è favorevole.

La storia dice così, ma negli ultimi due anni ha vinto la Honda. Nel 2014 Marquez è stato molto forte, ma sia Valentino che Pol Espargarò sono stati veloci e la Yamaha quest’anno sembra abbia fatto un passo avanti”.

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