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MotoGP, Le Mans: nuovo derby Italia-Spagna

A Jerez, Lorenzo ha pareggiato i conti: 89 vittorie in MotoGP per ciascuno dei due paesi

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Valentino Rossi e le Ducati ufficiali da una parte, Jorge Lorenzo e Marc Marquez (salvo miracoli da parte del rientrante Dani Pedrosa) dall’altra. Il derby Italia-Spagna non riguarda solo il calcio europeo questa settimana, ma anche la MotoGP. Dopo l’assolo di Lorenzo a Jerez, il conto delle vittorie in MotoGP è di 89 pari.

Se le statistiche contano qualcosa, l’ago della bilancia sembra pendere a favore dei piloti iberici sul circuito Bugatti. Lo stesso Lorenzo comanda l’albo d’oro della pista francese con quattro vittorie (una in 250 e tre in MotoGP), a pari merito con Pedrosa (un successo in 125, due in 250, ed uno in MotoGP nel 2013). Tra i due, il più in forma è ovviamente il maiorchino che con l’assolo di Jerez ha superato Mick Doohan per numero di successi in carriera (55 contro 54, 34 dei quali in classe regina), arrivando fino al quinto posto assoluto. Il prossimo bersaglio è Mike “The Bike” Hailwood, che però ha 21 vittorie in più.

Capitolo a parte per Marc Marquez: il campione in carica è sempre andato forte a Le Mans, dove ha colto la sua prima pole position in 125 e MotoGP, oltre che al primo successo in Moto2. Come dimenticare poi la cavalcata dello scorso anno, dove recuperò dalla decima posizione per andare a vincere, con margine, su Valentino Rossi.

A proposito di Italia: Rossi può vantare 10 podi a Le Mans, con tre vittorie in MotoGP (l’ultima nel 2008). Il Dottore, che comanda la classifica iridata, non è ancora sceso dalla Top 3 in questo inizio campionato. L’ultima volta volta che aveva aperto l’anno con quattro podi consecutivi? Nel 2005.

Ducati non ha mai vinto a Le Mans ma è stata due volte seconda – con Loris Capirossi nel 2006 e con Valentino Rossi nel 2012. Andrea Dovizioso però vanta sette podi (due in MotoGP) sul circuito transalpino, oltre ad un incoraggiante quarto posto nel 2013, il miglior risultato nel primo anno con la Casa di Borgo Panigale. Mai sul podio, invece, Andrea Iannone, che comunque ha confermato la sua presenza nonostante una lussazione della spalla nei test al Mugello.

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