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MotoGP, Test: Lorenzo cannibale, solo Rossi si avvicina

Le due Yamaha separate da 42 millesimi. Crutchlow terzo a 0.3'' davanti ad A. Espargaró e Marquez

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Pur senza novità sostanziali da provare, le Yamaha ufficiali si sono issate al vertice della classifica dei tempi al termine della giornata di prove post-gara a Jerez. Nel caso di Jorge Lorenzo, protagonista assoluto del fine settimana, dove ha dominato in prove, qualifiche e gara, non è certo una sorpresa. Il maiorchino, già il più veloce alla pausa pranzo con un 1’38.516, ha limato altri otto millesimi per chiudere i test con un miglior tempo di 1’38.508, circa due decimi più veloce del proprio miglior giro in gara. Lorenzo è stato anche l'unico in grado di scendere in 1'38 con relativa facilità. Un bel modo per festeggiare il suo 28º compleanno, che cade proprio oggi.

A confermare lo stato di forma della M1 ci ha poi pensato Valentino Rossi, staccato di soli 42 millesimi dal compagno di squadra. Certo, il Dottore avrebbe preferito trovare prima la “quadra” del cerchio, ma la giornata extra sul circuito andaluso ha consentito a lui ed alla sua squadra di chiarire alcuni dubbi sugli assetti, con risultati indubbiamente positivi.

Sotto il muro di 1’39 anche Cal Crutchlow (+0.306), Aleix Espargaró (+0.382) e Marc Marquez (+0.460). Il catalano su Suzuki, è stato impegnato a provare un nuovo forcellone prima dell’arrivo del seamless, previsto per il round di Barcellona ma rimandato a data da destinarsi. Forcellone rivisitato anche per il campione in carica, che ha dato pareri positivi sull’aggiornamento di ciclistica portatogli da HRC, pur senza riscontrare miglioramenti eclatanti.

Dalla sesta posizione in giù seguono, più attardati, Bradley Smith (+0.831), Yonny Hernandez (+0.849), Scott Redding (+0.862) e Maverick Viñales (+0.967) mentre Pol Espargaró, decimo, è il primo pilota sopra al secondo di distacco.

Incoraggiante undicesimo tempo (+1.258) per Alvaro Bautista, già dotato del nuovo seamless portato da Aprilia e circa otto decimi più veloce che in gara. Alle spalle dello spagnolo, in rapida successione, hanno chiuso Stefan Bradl, Danilo Petrucci, Nicky Hayden e Eugene Laverty. Le migliorie portate da Noale – oltre al nuovo cambio, anche telaio e forcellone rivisti – non hanno invece dato particolare sollievo a Marco Melandri, ultimo con il 22º tempo a +3.317.

In assenza di Andrea Dovizioso ed Andrea Iannone, è stato il collaudatore Michele Pirro a portare in pista la GP15 gommata Michelin. Il pilota di San Giovanni Rotondo non compare nella classifica dei tempi per ovvie ragioni contrattuali (anche a Sepang, i tempi con le coperture francesi non erano stati diffusi ufficialmente) ma ha girato in 1'40 basso con mescole dure.

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