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MotoGP, Lorenzo: sono tornato? Lo vedremo solo in gara

"Ho ritrovato la fiducia necessaria e guido più d'istinto, ma conta solo il risultato di domani"

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Jorge Lorenzo non ha certo iniziato la stagione come sperava. Tra problemi fisici e tecnici, non sempre dipendenti da lui, il maiorchino deve ancora salire sul podio nel 2015 nonostante una meticolosa preparazione. Tuttavia, l’aria di casa – e forse anche il prolungamento del contratto con Yamaha – deve avergli fatto bene: a Jerez, il pilota Yamaha ha imposto il proprio ritmo fin dalla prima sessione di prove, dimostrandosi fin qui inavvicinabile dagli avversari.

“A volte capita di non cominciare un anno nel modo sperato o perfettamente. Ora ho riguadagnato fiducia nella moto, nella squadra, in me stesso”, ha commentato con calma Lorenzo dopo le qualifiche.

Come sempre, però, la velocità dipende da diverse variabili. “Ho cambiato un po’ lo stile di guida e l’approccio in sella – ha aggiunto – Non ho problemi fisici, mi sento bene e a mio agio. Sento di poter fare ottime cose, ed è quello che è successo ieri ed oggi. Domani resta la giornata più importante, ma sono contento di quanto fatto fin qui”.

Rispetto alle gare precedenti, Lorenzo ha mostrato una confidenza con il mezzo fin qui inedita.

“Qui le condizioni sono molto diverse dall’Argentina, dove abbiamo optato per la gomma dura, non adatta per il mio stile di guida. Semplicemente, sto guidando più d’istinto, senza pensare troppo”.

In qualifica, poi, il maiorchino ha optato per la prima volta per tre soste ai box, similmente a quanto fatto da chi può sfruttare le concessioni Open.

“Abbiamo cambiato strategia – ha spiegato – Sapevo che potevo sfruttare la gomma nuova. Non è uno pneumatico da qualifica ma, oltre al fatto di avere maggiore esperienza con le gomme, riesco a fare degli angoli di piega pronunciati. Ho fatto come nel 2008, quando c’erano ancora le gomme da qualifica. Il tempo che ho fatto mi ha stupito, ma avevo già fatto 1’38.2…”

Appunto, verrebbe da dire. Invece Lorenzo non si è accontentato, ed ha portato un ultimo attacco, aggressivo quanto lucido e preciso.

“Sapevo di non avere niente da perdere. Certo, c’è sempre il rischio di una caduta, ma ho forzato solo in staccata, non in accelerazione. Ha funzionato, ma domani sarà un’altra storia. Non è facile tenere il passo di 1’39 quando fa così caldo su questa pista. Per il momento ci sono riuscito. Vedremo domani, con la pressione della gara ed il serbatoio pieno. Per ora, riesco a fare dei 1’39 e mezzo senza troppi sforzi. Spero di mantenere queste prestazioni anche nel momento più importante”.

Restano due incognite da risolvere. La partenza, aspetto sul quale fin qui Lorenzo ha sofferto, e l’aderenza con temperature più calde.

“Ho trovato una soluzione, ma non posso dirvela – ha commentato con un sorriso il 99 riguardo alle partenze – È vero che con il caldo avevamo sofferto più di Honda, ma oggi siamo stati veloci anche durante la FP4 con gomme usate, oltre che in qualifica. Come ho detto, la Yamaha è una moto migliore rispetto al 2014, dovevo solo trovare la quadra per dimostrarlo. Ma non si può dire come andrà domani. Se non facessi una buona gara, non potrei dire di essere tornato al mio livello. Dobbiamo aspettare la gara”.

In molti si sono chiesti se il rinnovo del contratto abbia dato ulteriore serenità a Lorenzo.

“Devo essere primo perché mi si facciano certe domande, di solito chiedete a Valentino o Marc... L’aver prolungato con Yamaha mi da la calma necessaria per guidare meglio, ma onestamente non ha mai sentito molta pressione per firmare. Preferisco pensare alle gare quando sono in pista. Le relazioni sono più facili quando fai buoni risultati, ma quando senti la fiducia di una squadra anche in un momento negativo, è ancora più importante. Yamaha lo ha fatto, ed è stato fondamentale per la decisione di prolungare il contratto”.

Un pensiero infine alla madre, dal momento che domani in Spagna è la festa della mamma.

“È venuta qui a sostenermi e spero che mi porti fortuna. È la persona senza la quale non sarei qui, e la più importante”.

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