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AAA MotoGP a prezzo fisso offresi

I dettagli della proposta Dorna: contributo di 2 milioni di euro per ogni pilota per i team privati

AAA MotoGP a prezzo fisso offresi

Carmelo Ezpeleta ha fatto la sua mossa in Argentina, dichiarando la propria proposta per il prossimo contratto quinquennale con le Case. Nei piani del boss spagnolo sarà la Dorna a ‘comprare’ le moto per i team satellite, anche se il procedimento sarà diverso da quanto si potrebbe pensare in un primo momento.

Innanzitutto è bene specificare, che sono 6 i costruttori che si sono impegnati a prendere parte alla MotoGP dal 2017 al 2021: Aprilia, Ducati, Honda, Suzuki e Yamaha che sono già presenti, a cui si aggiungerà KTM. Tutte si sono impegnate non solo a schierare due moto ufficiali, ma anche a fornire – se richiesto – moto alle squadre satellite. Nel caso di Suzuki, che nel recente passato non ha mai voluto affidare le sue moto a strutture esterne, questa è la prima novità.

Ezpeleta ha anche proposto un tetto massimo per le moto che sarà di 2,2 milioni di euro, un prezzo che rimarrà invariato per tutti i cinque anni. Questa cifra comprende la moto e i relativi aggiornamenti durante la stagione, mentre restano esclusi gli eventuali ricambi dovuti a cadute e incidenti.

Questo non significa che sarà Dorna a contrattare con le Case, ma l’organizzatore destinerà 2 milioni di euro a pilota per ogni squadra satellite. Con questi soldi, i team manager potranno valutare le offerte dei diversi costruttori e scegliere con quale moto correre. Il finanziamento di Dorna non è legata alla cifra spesa per il leasing delle moto, quindi se verranno spesi meno di 2 milioni, il rimanente rimarrà comunque nelle casse della squadra.

Rimarranno anche invariati anche i contributi che Dorna dà ai team per le spese di trasporto per ogni Gran Premio.

Al momento ci sono 25 moto iscritte in MotoGP per un totale di 14 squadre. L’idea è che ogni Casa abbia 2 moto ufficiali più altre 2 satellite (che possono diventare 4 nel caso un altro costruttore non abbia richieste) per un totale di 24 piloti. Questo significa che qualche team potrebbe uscire dal campionato, ma sicuramente non entrerà nessuna nuova squadra.

La stessa KTM affiderà le sue moto a una struttura non interna e se un’altra Casa volesse entrare in MotoGP dovrebbe affidarsi a un team già esistente (un po’ come fatto da Aprilia con Gresini).

Carmelo Ezpeleta ha già incontrato i rappresentati dei costruttori in Argentina e la maggior parte si sono dimostrati favorevoli alla proposta, in particolare Aprilia, Ducati e Suzuki. Yamaha, al momento, sembra invece la Casa più contraria. IRTA (che rappresenta le squadra) non ha ancora tenuto una riunione per discutere della cosa, ma i primi riscontri sono positivi.

Per ora si tratta solo di una proposta e nei prossimi mesi ci potrebbero essere novità, ma le trattative per disegnare il futuro della MotoGP sono iniziate.

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