Tu sei qui

BMW R1200 RS: rotte parallele

LA PROVA – La boxer che sa fondere i profumi del viaggio al concetto di sportività

Moto - Test: BMW R1200 RS: rotte parallele

Share


Nell’epoca in cui il concetto di turismo a lungo raggio si esplica attraverso le maxi crossover e manubrio alto, BMW non trascura le sport tourer. Un segmento che non va a scontrarsi con quello delle cosiddette enduro stradali, che a Monaco conoscono benissimo con colei che è da tempo la sua regina , sua maestà GS, ma che propone differenti scenari, fatti d’asfalto, che portano il turismo su diversi binari, di chilometri e (tante) curve.

La nuova R1200RS vuole tenere alta la lunga tradizione BMW sul fronte di quelle moto, turistiche, ma che ben si prestano ad essere spremute quando i lunghi nastri di asfalto si ritorcono, si avvolgono quasi su se stessi, per dare vita a scenari fatti di lunghi serpentoni neri, che magari si inerpicano fin lassù, su qualche bella cima dalla quale poter gustarsi il panorama.

LA PROVA – Siamo sulle alture toscane, in località Limestre, un piccolo borgo nei pressi di Pistoia e la R1200RS, l’ultima declinazione del concetto boxer di BMW, ci aspetta per regalarci una bella giornata fatta di guida sulle tortuose strade dell’Appennino tosco-emiliano. Il punto di partenza è il Dynamo Camp. Una struttura che…beh… Perché ve lo diciamo? Di questo ne parleremo a fine prova, quando la moto sarà al sicuro nel caldo del suo parcheggio con appoggio sicuro sul cavalletto.

Qui per partire non serve il giro di chiave. Serve anche lei, ma non ci farà compagnia sulla piastra di sterzo. Basterà solo pigiare sul blocchetto per dare vita alla compatta e ultra personalizzabile strumentazione (QUI la nostra analisi completa sulla moto). Un tocco sullo start ed ecco che i due pistoni, come vuole l’architettura boxer, iniziano a tirare a destra e a sinistra, con il borbottio dello scarico dalle note paciose finche non si danno due colpi di gas. Il sound sale orgoglioso, quasi a voler salutare tutti e far capire che sotto quel motore, che ha quasi 90 anni di storia, si racchiudono doti che ancor oggi, riescono ad emozionare.

UNA GIOSTRA DI COLORI – In sella si nota immediatamente che la R1200RS è un mezzo che va matto per i percorsi guidati, ma senza fartelo pesare. Ci si sta comodi sulla RS, con la posizione di guida che vira sullo sportivo, pur non facendoci mancare quel comfort che ci si aspetta da una moto votata a coprire anche l’esigenza delle lunghe traversate. Sella comoda e ben scavata, con le gambe alla giusta angolazione. I semimanubri forse li avremmo preferiti un po’ più aperti e meno spioventi.

La danza con la 1200 bavarese ha inizio sin da subito con un lungo ed incessante susseguirsi di curve e contro curve. Qualche chilometro per prendere le misure con i settaggi che offre il pacchetto elettronico e poi via, ce la cuciamo addosso e… si comincia sul serio.

Una curva dietro l’altra, freni acceleri, l’assetto rimane sempre molto bilanciato, segno che la scelta di abbandonare il Telelever è stata indolore. L’elettronica riesce a non far rimpiangere la meccanica in questo caso. L’anteriore è frenato al punto giusto e “molla” quando e come serve. Nessuna reazione fastidiosa nei trasferimenti di carico, tutto sembra girare la meglio.

Il feeling con la RS ci piace. Si sta comodi quando si viaggia in surplace, con il cupolino che protegge bene (noi lo abbiamo impostato sulla massima altezza), e non si avvertono turbolenze eccessive nella zona delle spalle. Quello che sarebbe secondo noi da limare è l’angolo dei semimanubri. Dopo una lunga sessione di guida un po' più sportiva, il carico sui polsi lo si avverte. Una maggiore larghezza e minor angolo avrebbero reso più giustizia a questa moto. Anche il cambio elettronico, disponibile in optional, che funziona sia in scalata che nel salire di marcia, andrebbe secondo noi migliorato nel "cut-off", il taglio di potenza prima di passare di rapporto. Quando si sale con la cambiata, ci è parso brusco se utilizzato con il motore in "tiro". Meglio in scalata, dove si può agire anche in piena percorrenza e senza troppe remore.

Moto che comunque fa della fame di curve la sua bandiera, ben valorizzata, rispetto alla R1200R (la sorella naked) dalle riviste quote di passo e avancorsa, per meglio supportare le velleità più smaliziate. La guida è sciolta, ci prendi da subito confidenza, nonostante un peso dichiarato di 236Kg, la rivista distribuzione dei pesi e l’intrinseca posizione del baricentro data dall’architettura del motore, rendono il percorso scelto per la prova una vera giostra contornata dai colori delle verdi alture appenniniche.

Merito anche del supporto dato dal tiro del suo boxer da 125 CV. Motore infinito potremmo definirlo. Riprende fluido e pastoso da poco meno di 2000 giri/min e sale regolare, senza sussulti fino a quota 6000giri dove un bel cambio di toni ci accompagna sino ai 9.500 giri/min. Schiena da vero mulo quella del bicilindrico BMW, con una risposta al gas sempre pronta e sincera.

La danza prosegue e ci si inerpica su passi da favola come quelli dell’Abetone e del monte Cimone. Mete ambite da tanti moto turisti, e non ci vuole molto a capire il perché. Strade che invitano a prendere un ritmo che viaggia a passo di valzer, con noi e la R12000RS guancia a guancia nel condurre un ballo fatto di movimenti armoniosi, quando il percorso si fa “facile”, ma allo stesso tempo vigoroso, quando il nero asfalto invoglia a cercare la piega, l’emozione, l’essenza, per tanti, della guida in moto.

DEBRIEFING – LA BMW R1200 RS è sicuramente una moto con cui macinare chilometri e chilometri senza troppa difficoltà. Se poi ci si lascia prendere dal percorso, e la faccenda si fa più guidata lei risponde presente all’appello, senza farci mancare il suo pieno appoggio. Moto facile, dal motore dalle grandi doti di coppia e fluidità nella erogazione. Bella e brava se la si carica con bagagli ed in coppia, amichevole, ma decisa quando si vuole lasciarsi tutto alle spalle e godersi la guida in "semplice" simbiosi con l’asfalto.

La nuova sport/tourer BMW R1200RS sarà disponibile da maggio al prezzo di 14.650 euro, chiavi in mano e in allestimento base. Compreso nel prezzo anche il primo tagliando. Due le varianti stilistiche: variante “Basis” e la variante “Style”. Lupinblau metallizzato / lightgrey metallizzato nella variante “Basis“ e granitgrau metallizzato pastello / blackstorm metallizzato nella variante “Style“.

DIETRO LE QUINTE: DYNAMO CAMP – E’ vero, siamo motociclisti, siamo ragazzi, uomini che amano le sensazioni della moto, la guida, pista, strada, sterrato, qualunque superficie può andare bene quando siamo in sella. Ma siamo uomini, appunto. Gente che di passioni, gioie e sentimenti vive. Il Dynamo Camp di Limestre è una struttura che vuole offrire assistenza, supporto, regalare gioia a tanti angeli che vedono una vita a rischio già in giovane età. Un’età in cui il gioco, il sorriso, la gioia appunto, dovrebbero essere i protagonisti. I ragazzi volontari di Limestre provano a regalare un sorriso a chi quel sorriso rischia di perderlo. Vogliamo rendere omaggio a quelle persone che aiutano chi ogni giorno lotta per qualcosa che spesso il destino nega. La gioia, il sorriso… la vita.

Abbigliamento utilizzato per la prova

Giacca Dainese Carve Master GoreTex:  Capo adatto a chi usa la moto in modo sportivo anche nel turismo a medio raggio, e ricerca un’ergonomia e comfort eccellenti in ogni condizione. Costruita completamente in tessuto elasticizzato Mugello e dotata di numerose regolazioni atte a consentirci sempre una efficace mobilità.

 

Pantaloni Dainese Travelguard: studiati per soddisfare anche i mototuristi più esigenti dal punto di vista del comfort anche quando si affronta un lungo viaggio con meteo avverso e temperature basse. Presentano una buona versatilità grazie alla membrana impermeabile e traspirante GORE-TEX®, alla fodera termica removibile ed alle ventilazioni sulle cosce. Efficaci nella libertà di movimento garantita dagli inserti in tessuto elastico Mugello e dagli inserti Microelastic sulle ginocchia.
I protettori rigidi regolabili in altezza sulle ginocchia e le protezioni morbide Pro-Shape sui fianchi, sono in grado di adattarsi perfettamente al corpo.

Stivali Dainese TRQ Tour: Comfort elevato e versatilità si fondono in questo stivale sport-touring in pelle bovina studiato per il mototurista attento alla sicurezza, ma anche al piacere ed alla precisione di guida. Dotati di membrana Gore-Tex impermeabile e traspirante, di inserti in tessuto D-Stone, inserti Microelastic brevettati e regolazione ampiezza polpaccio, TRQ-Tour presenta soluzioni sportive come il D-Axial, il puntale e il sottopiede in nylon.

Casco AGV AX-8 DUAL EVO: casco estremamente versatile destinato ad un utilizzo tanto stradale quanto off-road. Prese d'aria su muso e sulla parte alta, garantiscono tutte le prestazioni ed il comfort di un casco da strada. Gli interni, con trattamento igienizzante e realizzati in Dri-Lex traspirante, sono completamente removibili e lavabili, incluse le coperture del cinturino. Per la zona visiera vengono utilizzate coperture in plastica morbida che, a differenza dei tessuti, non si impregnano e sono facilmente lavabili. Sistema di chiusura a doppia D e peso di 1500 gr nella taglia M.

 

Guanti Dainese Scout Evo GORE-TEX è il guanto ideale per il motociclista touring che ama viaggiare in qualunque situazione, anche quando la temperatura scende vertiginosamente. L’eccezionale membrana in GORE-TEX unita all’imbottitura termica in Primaloft® rendono lo Scout Evo GORE-TEX® un guanto impermeabile, traspirante e caldo, con interni avvolgenti.


 


__

Articoli che potrebbero interessarti