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SBK, Assen: Tom Sykes, il ritorno di Mr Superpole

Seconda posizione per Rea che precede Leon Haslam e Chaz Davies con la Ducati

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"Non ho dimenticato come si guida". Tom Sykes era stato piuttosto chiaro in questo fine settimana di Assen.

L'ex campione del mondo britannico aveva cercato di legittimare la propria forza, la propria autorevolezza, minata negli ultimi tempi da gare al di sotto delle aspettative, e non ultima, una caduta ad Aragon.

Eppure, in terra olandese, Sykes ha voluto dare uno strappo, uno step in avanti alla propria stagione, cominciando con la Superpole, agguantata con le unghie e con i denti, staccando un 1'34.789 veramente di ottima fattura, 131 millesimi meglio di Jhonny Rea che, proprio sotto la bandiera a scacchi, con il suo 1'34.920, pregustava una pole position. D'altro canto, la doppietta Kawasaki è significativa.

I due portacolori di Akashi sono stati gli unici a scendere sotto il muro dell'1'35. "Sono molto contento. Ho avuto un inizio di stagione difficile" ha detto Sykes "Ho più velocità, sto andando meglio. Devo mettere a posto qualcosa per domani, ma tutto sommato sono soddisfatto".

In parco chiuso, è un Rea estremamente tranquillo quello sceso dalla moto. Non è deluso dalla mancata Pole, ma conscio delle proprie possibilità: " Mi sento veamente bene. Onestamente la moto sembra andare molto bene. Nel primo giro veloce ho fatto un piccolo errore e la ruota ha fatto un pò di spin. Ad Aragon ero in seconda fila, qua in prima. Sono soddisfatto".

Dopo la coppia in verde, ecco Leon Haslam, che ha provato fino all'ultimo a mettersi in mezzo, cercando di strappare una Pole o una seconda piazza. Alla fine è uscita fuori una prima fila con un ritardo di 547 millesimi dalla vetta però.

Haslam, dal canto proprio,  mostra soddisfazione per un fine settiana cominciato non benissimo, ma sempre più migliorato: "Abbiamo avuto un pò di problemi, ma fortunatamente abbiamo progressivamente messo a posto la moto. Le Kawasaki sono moto forti ma penso di poter fare una bella gara per domani".

Dio salvi la Regina verrebbe da dire, visto che in quarta posizione troviamo Chaz Davies a 636 millesimi dalla vetta, incappato in un leggero lungo nel suo ultimo tentativo. Quinta piazza per l'idolo locale Michael Van der Mark. 1'35.619 il riferimento cronometrico del portacolori Honda, che precede Alex Lowes con una Suzuki ancora afflitta da problemi elettronici, come negativamente mostrato da De Puniet, solo 18esimo in griglia. Settima piazza per xavi Fores (+0.997) davanti a Jordi Torres (+1.066) e Sylvain Guintoli.

Il campione del Mondo, passato per la Superpole 1 insieme e Mercado, chiudono la top ten. Undicesimo Leon Camier con la MV Agusta a +1.613, davanti a Terol e Baiocco, con Badovini 14esimo. 17esimo Canepa con la EBR in un fine settimana alquanto concitato per le vicende che arrivano dall'america, con il fallimento dell'azienda americana.

CRONACA SUPERPOLE

- Partita la Superpole 1 con protagonisti Guintoli, Baiocco, Mercado, Ramos, Salom, Canepa, Ponsson, Barragan, Badovini e De Puniet

- Proprio gli ultimi due non sono riussciti a fare nei primi minuti un giro lanciato. De Puniet è rientrato ai box lamentandosi di una gomma fallata, il secondo ha fatto di un giro di installazione, è rientrato e ha messo subito la gomma da qualifica.

- Primi giri veloci: Guintoli in 1'36.853 davanti a tutti; secondo Baiocco a 442 millesimi. Terzo Mercado a 919 millesimi

- Badovini chiude il suo giro veloce con la gomma da tempo: 1'36.711, primo, ma forse non sarà sufficente per passare in Superpole 2. Staremo a vedere quando gli altri monteranno la gomma morbida.

- Girandola di tempi: Leandro Mercado si porta in testa con il tempo di 1'36.340, davanti a Matteo Baiocco che si ferma a 52 millesimi. Arriva Guintoli subito dopo ed è terzo per 3 millesimi!

- Intanto De Puniet continua il suo calvario. Rientra ai box e si lamenta anche dell'elettronica.

- Bandiera a scacchi: attenzione a Guintoli che nel T1 e T2 ha potenzialmente il primo tempo. Sul traguardo 1'36.220. Passano il turno il campione del mondo e

Mercado. Fuori Baiocco, Badovini, Ramos, Salom, Canepa, De Puniet, Ponsson, Barragan

 

- Parte la Superpole 2: Rea il primo a lanciarsi e fare il tempo. E che primo tempo. 1'35.913 con gomma da gara al primo giro tirato. Il capo classifica è l'unico a scendere sotto il muro dell'1'36.

- Seconda piazza arrivata subito dopo per Davies che chiude invece  in 1'36.109, a precedere Sykes.

- Mancano 10 minuti e Haslam regola tutti: 1'35.713. 51 millesimi di differenza tra lui e Rea.

- Ci riprova anche Sykes che chiude a 36 millesimi da Haslam. I primi tre sono racchiusi nel fazzoletto di 5 centesimi. Davies quarto si trova a 142 millesimi.


Quinto è Van der Mark a 3 decimi davanti a Guintoli. Poi Mercado, Camier, Torres, Fores, Lowes e Terol.

- Sei minuti al termine: gomme da tempo montate ed ora si inizia a fare sul serio.

- Arriva Van Der Mark: 1'35.619. Primo l'idolo locale, ma la festa dura poco: Haslam fa 1'35.336.

- Incridibile Rea: 1'34.920. Per ora è Pole Position quando manca un minuto e quaranta secondi

- Arriva Sykes ed infatti l'inglese abbatte la Pole precedente: 1'34.789, 131 millesimi meglio di Rea. Non è finita però perchè sta arrivando Davies che però


sbaglia al terzo settore. L'inglese chiude quarto questo giro ma passa prima della bandiera a scacchi

- Nessuno migliora. Sykes torna mister Superpole. Secondo Rea, davanti ad Haslam, Davies, Van der Mark, Lowes, Fores, Torres, Guintoli, Mercado, Camier, Terol

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