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SBK, FP3: scontro al vertice tra Davies e Rea

Aragon: botta e risposta tra Ducati e Kawasaki, separate da soli 80 millesimi. Terzo Forés, recupera Haslam (4º)

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Nonostante lo abbia descritto come “un posto come tanti”, Aragon si sposa indubbiamente bene con lo stile di guida di Chaz Davies. Il gallese qui ha ottenuto il primo podio (nel 2012) e la prima doppietta (2013) in Superbike e, dopo partito con il piede giusto al venerdì (primo nella FP1 e terzo nella FP2), ha rilanciato fino a scendere a 1'50.934 al termine della FP3, decisiva per l’accesso diretto alla Superpole 1.

Il pilota Ducati, unico sotto al muro di 1’51, ha limato mezzo secondo abbondante rispetto a ieri, grazie soprattutto ad un T3 fulmineo, mentre gli resta da migliorare il settore successivo, dove accusa due decimi dai migliori.

Continua comunque il duello al vertice tra Ducati e Kawasaki, ancora una volta con Jonathan Rea nel ruolo di punta all’interno dei box verdi. Solo ottanta millesimi hanno separato il nordirlandese da Davies al termine della sessione, nonostante Rea si fosse svegliato con un fastidioso raffreddore (probabilmente attaccatogli dal figlio piccolo). Al leader della classifica iridata resta da migliorare soltanto il terzo settore, proprio quello dove Davies fa al momento la differenza.

In terza posizione, Xavi Forés, sulla Panigale ufficiale fino al rientro di Davide Giugliano ad Imola, guida la pattuglia degli inseguitori a +0.359 davanti a Leon Haslam (+0.371, distacco dimezzato rispetto a ieri su Aprilia), Tom Sykes (+0.445, unico dei primi a non essersi migliorato rispetto a ieri e ancora alle prese con problemi di stomaco) e Jordi Torres (+0.457) in rapida successione. Seguono Nico Terol (+0.816), Michael Vd Mark (+0.890), David Salom (+0.930) e Leandro Mercado (+1.038), che ha strappato negli ultimi minuti al campione del mondo in carica Sylvain Guintoli l’accesso diretto alla SP1 per soli 19 millesimi. Rispetto a ieri, in ogni caso, la classifica è notevolmente più corta, con i primi undici piloti racchiusi in un secondo.

Da segnalare qualche problema di gioventù per la nuova elettronica di Suzuki, che ieri ha girato praticamente senza controllo trazione e questa mattina ha piazzato Alex Lowes e Randy De Puniet rispettivamente in undicesima e sedicesima posizione. Stesso discorso, ma amplificato, per MV Agusta, 20ª con Leon Camier. Capitolo italiani: tredicesimo Ayrton Badovini davanti a Matteo Baiocco. Diciasettesimo Niccolò Canepa.

I TEMPI COMBINATI

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