Tu sei qui

MotoGP, Austin: Dovizioso emerge dalle acque

FP1 - L'italiano precede Marquez e Scott Redding. Bandiera rossa per l'invasione di un cane


Piove in Texas, e quasi non potrebbe essere altrimenti considerando l'inizio sfortunato - per così dire - sul fine settimana di Austin.

Condizioni variabili, con il diluvio poi divenuta pioggia fine, con i tempi che, negli ultimi minuti si sono abbassati, trasformando la prima sessione di prove libere della Motogp in una sorta di time attack.

Una sessione cominciata tardi conseguentmente al ritardo dato dal posizionamento dei commissari prima delle FP1 della Moto3 e che è stata interrotta per alcuni minuti per una... 'simpatica invasione' di un cane in pista.

Nonostante i contrattempi, dalle acque di Austin emerge prepotentemente la coppia Ducati-Dovizioso che proprio nelle battute finali ha conquistato il miglior tempo con il crono di 2'19.402, ben 462 millesimi meglio di Marc Marquez.

La nuova GP15 sembra funzionare bene sul bagnato e l'esemplare di Dovizioso si è mostrato equilibrato, ben saldo, con un avantreno preciso e un'accelerazione molto buona in uscita di curva. Insomma, la GP15 vista ad Austin continua a sorprendere in positivo.

La guida del forlivese è sembrata pulita e solida, oltre che veloce. Veloce come la guida di Marquez ma che, contrariamente all'italiano, anche per una questione di stile, è sembrata più sporca, al limite. In staccata la Honda del campione del mondo aveva qualche problema di saltellamento al posteriore. Inoltre, lo spagnolo ha rischiato l'high side alla curva due. Ciò nonostante, fino all'ultimo, Marquez ha comandato queste FP1. La sorpresa di queste prime prove è stata sicuramente la prestazione di Scott Redding, a suo agio in queste condizioni, chiudendo in terza piazza con un ritardo però di 1.085 secondi.

L'Italia comunque continua ad esser protagonista anche ad Austin con la quarta piazza di Valentino Rossi (+1.191) e con una forcella che, all'anteriore, è sembrata quasi fin troppo morbida in compressione. Questioni di setting, con il pilota di Tavullia che aveva una configurazione di scarico diversa da quella montata da Jorge Lorenzo. Il maiorchino chiude invece in nona posizione a +2.084 dalla vetta.

Molto buona la quinta posizione di Danilo Petrucci con la vecchia Ducati Gp 14, staccato di 1.263 secondi da Dovizioso, a precedere Bradley Smith (+1.549) e Pol Espargaro (+1.581) in sesta e settima piazza con le Yamaha Tech3. Ottavo Cal Crutchlow (+1.898), ultimo pilota a prendere un ritardo inferiore ai due secondi.

Detto di Lorenzo nono, chiude la Top Ten Yonny Hernandez (+2.223) davanti ad un ottimo Alvaro Bautista sotto l'acqua, undicesimo con l'Aprilia, davanti al sostituto di Dani Pedrosa, Hiroshi Aoyama. Più indietro le due Suzuki, con Aleix Espargaro 16esimo (+3.169) e Maverick Vinales 22esimo (+5.622). In ritardo anche Andrea Iannone, 19esimo, staccato di 3.339 secondi dalla vetta.

Articoli che potrebbero interessarti