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SBK, Vd Mark con(tro) Stoner per meritare la MotoGP

Fiorani: "Bella opportunità alla 8 ore di Suzuka. Se Honda lo chiamasse, sarebbe libero. Ma prima..."

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“Molti giovani sognano di andare in MotoGP, e io non sono da meno. Ma il mio obiettivo principale è vincere un altro mondiale il prima possibile, non importa dove”, così aveva risposto Michael Vd Mark ad inizio stagione riguardo ad un possibile passaggio in MotoGP. Il rookie della SBK (5º in Australia come miglior risultato nel 2015), che ha compiuto con successo il cursus honorum vincendo prima il titolo europeo in Stock600 e poi il mondiale in Supersport lo scorso anno, preferisce (giustamente) procedere per piccoli passi e con i piedi saldamente a terra, ma l’interesse nei confronti della classe regina del motomondiale è ricambiato. Procediamo per gradi…

L’olandese correrà nuovamente la 8 ore di Suzuka a fine luglio con il team MuSASHi RT HARC-PRO. Al suo fianco, l’esperto collaudatore Takumi Takahashi e niente meno che il due volte campione della MotoGP, Casey Stoner. Nonostante Vd Mark abbia già vinto la prestigiosa gara di endurance in due occasioni, il confronto diretto con l’australiano potrebbe rappresentare il biglietto da visita giusto per il salto di categoria.

“SBK e MotoGP sono per lo più percepiti come due mondi a parte – ha commentato il responsabile corse di Honda Europa, Carlo Fiorani, ad Aragon – Credo che, per Michael, la possibilità di misurarsi con Stoner rappresenti una bella opportunità”.

Il manager allude ovviamente alla possibilità di convincere i vertici HRC a puntare su lui, a seconda dell’esito di questa prova del nove, magari con una moto factory. Nonostante l’olandese abbia un contratto biennale con Ten Kate, infatti, “esiste un gentleman agreement che lo liberebbe nel caso arrivasse un’offerta per correre con Honda nel motomondiale. Prima però deve dimostrare il suo valore qui”, ha aggiunto Fiorani.

Altra eventualità da tenere in considerazione, la possibilità di sostituire piloti infortunati per fare pratica. Nel caso di Pedrosa, per ovvie ragioni, i tempi non erano maturi. Ma a fine campionato, magari a giochi iridati chiusi, perché no? E non dimentichiamo, infine, l’importanza del passaporto, da sempre considerata tra le variabili principali nelle logiche dell’organizzatore, che ora può mischiare con più facilità le carte tra SBK e MotoGP (vedi, ad esempio, l’approdo di Baz tra i prototipi). Prima però bisogna misurarsi con l'australiano, avversario tutt'altro che facile nonostante il suo ritiro dalle competizioni. Anche perché Stoner, a giudicare dai tweet dei giorni scorsi, ha di nuovo voglia di correre.

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