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MotoGP, Rossi: con Ducati si rimescolano le carte

"Austin diversa da Losail, si riparte da zero". Lorenzo: "anche a Motegi sembrava difficile vincere e ci sono riuscito"

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Valentino Rossi arriva ad Austin con dubbi e certezze. I primi sono legati al circuito, “non sicuramente il migliore per me e Yamaha”, i secondi alla gara del Qatar, “non si poteva iniziare meglio la stagione, quei 25 punti sono una sicurezza”. Ora però bisogna tentare di riconfermarsi in casa del nemico, perché sull’asfalto texano Marquez e la Honda si sono dimostrati in passato un’accoppiata imbattibile.

Mi sono rivisto la gara di Losail almeno una decina di volte, lo dovevo a diversi gruppo di amici – ride – E’ stato divertente ma in moto di più, soprattutto negli ultimi due giri”.

Adesso ti aspetta Austin.

Sarà tutto diverso, si ripartirà da zero e sarà come avere davanti un foglio bianco. Questa è una delle piste più difficili per me e la M1 ma l’anno scorso, prima del problema con la gomma, non era andata male. Penso che quest’anno potrà essere ancora meglio, Bridgestone ha portato penumatici più duri che dovrebbero risolvere quel problema”.

Gli occhi sono puntati su Marquez?

Qui lui è sempre andato molto forte, sin dai primi test, la pista si adatta alla Honda e specialmente allo stile di guida di Marc. So che quello di Losail è sempre un GP particolare, questo è completamente diverso e finire la gara nei primi 3 penso sia un buon obiettivo.

Ci sarà una Honda in meno con cui confrontarsi, quella di Pedrosa.

Mi spiace per Dani, spero che possa risolvere il suo problema e che torni presto più forte di prima”.

Anche il meteo potrebbe giocare contro.

Le previsioni sono brutte e nessuno qui ha mai girato sul bagnato. Speriamo che i meteorologi si sbaglino”.

Qual è il piano?

Difficile dirlo ora, bisogna vedere quanto è migliorata la M1, è cambiata in molti particolari rispetto alla moto 2014. Il seamless in scalata in questo circuito potrebbe aiutarci a ridurre il gap. E’ vero che ho sempre detto che bisogna mettere pressione a Marquez ma per riuscirci dobbiamo stargli vicini, se ci darà un secondo al primo turno sarà complicato”.

Le Ducati potranno cambiare la situazione?

“Come detto in Qatar non siamo più in 4 a giocarci il podio ma in 6, anzi 5 perché manca Dani. Le Ducati potranno rimescolare le carte, è diverso quando ci sono più piloti davanti. I due Andrea sono molto in forma ed eccitati dopo la gara di Losail. Difficile dire se la Desmosedici possa essere più competitiva qui che in Qatar, ma ad occhio direi di sì e per tutte le gare. È molto forte in accelerazione e questo potrà fare la differenza in uscita dai tornantini”.

Chi ha voglia di riscatto è invece Jorge Lorenzo che desidera chiudere la questione relativa al problema al casco. “E’ accaduto qualcosa di inedito ma è stato solo un errore umano – spiga – So che siamo in MotoGP, dove il livello è altissimo, ma uno sbaglio può sempre capitare. È successo anche a me in passato e tutti mi sono stati vicini, siamo un team e ci sosteniamo a vicenda come è giusto che sia”.

Come affronti questo fine settimana?

Come sempre, con una mentalità vincente. So che è una pista difficile per noi, ma anche a Motegi in passato sembrava impossibile vincere e ci sono riuscito. Non mi dimentico che nel 2013 sono riuscito ad arrivare a pochi secondi da Marquez e la M1 in questi due anni è migliorata molto”.

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