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MotoGP, Rossi: Austin? i due rettilinei il problema

"Dobbiamo essere competitivi come in Qatar". Lorenzo: "io e la Yamaha M1 siamo migliorati molto"

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Sono passati meno di una decina di giorni dalla sbornia tricolore del Qatar e ora è Austin ad attendere i protagonisti della MotoGP. In testa alla classifica c’è Valentino Rossi e non gli capitava dal 2010, un’emozione per lui nuova e allo stesso tempo ben conosciuta che lo lancia prepotentemente nella corsa per il titolo.

Il prossimo ostacolo però sarà uno dei più duri, perché il circuito texano non è amato né dal Dottore né dalla M1. Le ripartenze da bassa velocità e i due lunghi rettilinei non sono pane per la Yamaha, ma due anni fa Lorenzo dimostrò che si può almeno limitare i danni anche nella terra di Marquez.

Rossi ci crede e sicuramente ci proverà, perché un circuito ostico sarà anche l’occasione per verificare la propria competitività in ogni occasione. Una qualità fondamentale quanto l’obiettivo finale è il campionato.

Iniziare il campionato con una vittoria è molto bello ma ora dobbiamo riuscire a essere competitivi ovunque – le sue parole - Austin non è la mia pista preferita, anche se il circuito è molto bello e mi piacciono veramente alcune curve, i due lunghi rettilinei sono il nostro punto debole. I nostri rivali sono forti, ma è anche vero che la nostra moto è migliorata molto e sono felice delle mie sensazioni sulla M1. Lavoreremo sodo per trovare le migliori soluzioni, come abbiamo fatto a Losail. Dopo la vittoria in Qatar siamo tutti molto motivati e pronti per un altro fine settimana di gara. Vorrei salire sul podio, non sarà facile ma ci proverò”.

Le motivazioni sono alte ma diverse anche per Jorge Lorenzo. Il maiorchino a Losail ha dovuto fare i conti con un imprevisto al casco che non gli ha permesso di esprimersi al massimo negli ultimi giri. Arriva negli USA per una rivincita, ben sapendo che ci sarà da sudare. Lo spagnolo però si sente in forma e desideroso di mostrare il suo potenziale.

Il Qatar appartiene al passato, il risultato avrebbe potuto essere migliore ma ora sono concentrato sulla prossima gara ad Austin – spiega - Non vedo l’ora di essere di nuovo in pista, anche se di solito questo tracciato non si adatta molto alla nostra moto. Nel 2013 sono riuscito a salire sul podio, quindi voglio mantenermi concentrato e fare del mio meglio. Sono ansioso di correre il prima possibile perché mi sento in gran forma e forte mentalmente. Spero che potremo fare un lavoro migliore rispetto a quello dello scorso anno perché sia io sia la Yamaha siamo migliorati e forse le nuove gomme ci daranno la possibilità di lottare per la vittoria. Da parte mia, darò il massimo”.

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