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MotoGP, Rossi e Ducati all'esame di Austin

Si arriva in Texas "casa di Marquez". Gli italiani vogliono riconfermarsi, Marc e Lorenzo la rivincita

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Texas, circuito di Austin: seconda tappa di un Mondiale che ha saputo incantare al suo avvio. Il Qatar è ormai storia – seppure recente – ed è l’America che attende i piloti della MotoGP per i prossimi due Gran Premi senza interruzione. La notte di Losail è stata magica per l’Italia - con un podio monopolizzato da Rossi e Rosse – ma il round successivo è imminente e la Spagna vuole ritornare su quei gradini che gli sono mancati meno di due settimane fa.

AUSTIN, CASA DI MARQUEZ – Sarebbe facile – e un po’ populista – sostenere che Valentino Rossi e le Ducati partono da favoriti al Circuito delle Americhe dopo l’acuto di Doha. “Quella pista è casa di Marquez”, ha avvertito il Dottore e non poteva coniare definizione migliore. Sono stati solo due il GP corsi ad Austin e Marc è stato in testa in tutte le sessioni nelle due edizioni, lasciando solo nel 2013 FP3 e warm up a Pedrosa.

Marc MarquezSul tracciato texano il piccolo diavolo ha il suo regno, in cui la Honda scorrazza imprendibile potendo fare valere la sua frenata da riferimento e la rapidità nelle accelerazioni da bassa velocità. Marc in Qatar ha steccato, ma questo non significa che sia in crisi, e la conferma ne è stata il passo mostrato in gara: in linea con quello dei primi. Anzi, l’uomo da battere è ancora lui e giocare nel ruolo del cacciatore potrebbe dargli ulteriori stimoli, se mai ne avesse bisogno.

Certo non avrà Pedrosa a guardargli le spalle – e soprattutto a togliere punti preziosi agli avversari – come successo nelle ultime due edizioni del GP di Austin, ma per Marquez non sarà un problema insormontabile.

ROSSI E LE ROSSE – La gara del Texas sarà un esame importante per i protagonisti di Losail. Per Valentino, innanzitutto, che su quella pista non ha mai fatto faville, anzi. Nel 2013 fu 6°, lo scorso anno 8° (anche se rallentato da un problema alla gomma). La Yamaha non digerisce del tutto il layout e anche Rossi potrebbe farne volentieri a meno.

Forse, per questi motivi, sarà una prova fondamentale. Dopo il GP del Qatar il biondo di Tavullia aveva sottolineato come bisognerà “essere bravi ad attaccare e vincere quando sarà possibile e a portare a casa punti quando non lo sarà”. La gara statunitense sulla carta rientra nel secondo gruppo e prendersi un podio significherebbe mostrare di sapere gestire anche le situazioni più difficili, qualità fondamentale quando i GP sono 18 e ogni errore si paga caro.

Andrea Dovizioso e Andrea Iannone con la Ducati GP 15Discorso per certi versi simile e per altri no anche per la Ducati. La GP15 ha sorpreso in Qatar, ma è una moto ancora tutta da scoprire che ha percorso ancora pochissimi chilometri. Per la Rossa, però, il circuito di Austin potrebbe essere un punto a favore, Dovizioso infatti lo scorso anno salì sul podio con la GP14 che si trovava bene fra quelle curve.

La nuova Desmosedici dovrebbe fare ancora meglio e i 2 litri di benzina perduti non dovrebbero fare una grossa differenza, anche perché gli avversari ne hanno sempre 2 in meno. L’unico neo potrebbe essere la frenata che ha ancora margini di miglioramento, ma sembra che serva solo tempo per sistemarla e c’è da stare sicuri che i tecnici hanno fatto i compiti a casa.

Per quanto riguarda i piloti c’è poco da aggiungere: Dovi e Iannone sono carichi dopo il doppio podio e desiderosi di riconfermarsi.

LORENZO E GLI ALTRI – Non si può escludere da questa carrellata Jorge Lorenzo, che difficilmente avrà digerito quell’inconveniente al casco a Losail che gli ha fatto perdere le possibilità di giocarsi podio e vittoria. Vero che di Austin il maiorchino non ha un buon ricordo dopo la partenza – largamente - anticipata dello scorso anno ma nel 2013 riuscì a salire sul podio con un distacco ‘umano’ dalle due Honda. Battere Marquez in Texas sarebbe la rivincita perfetta, ma anche tenergli il fiato sul collo per tutta la gara sarebbe un bel risultato.

In Qatar ci siamo abituati bene in quanto a spettacolo, la speranza è di avere il bis.

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