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MotoGP, Losail: Marc Marquez prenota la Pole

FP3 - Secondo Crutchlow davanti ad Andrea Iannone. Più attardate le Yamaha di Lorenzo e Rossi

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Tre sessioni ufficiali, tre volte Marc Marquez. Il campione del mondo non fa sconti e si prende anche quest'ultima sessione, importantissima per delineare i migliori dieci piloti in vista delle qualifiche di domani.

Anche per questo diversi protagonisti hanno utilizzato la gomma morbida per poter stampare il proprio miglior tempo. Insomma, variabili tante, costante una: la Honda numero 93, che chiude la sessione in 1'54.822, a tre decimi dalla pole position dello scorso anno. Verrebbe da dire che la costante riguarda ancora una volta una doppietta Honda, ma in questo caso cambiano i protagonisti.

La gomma morbida infatti porta lassù, ai piani alti, l'esemplare di Cal Crutchlow che sfodera un ottimo 1'54.918, 74 millesimi meglio della Ducati di Andrea Iannone, terzo con caduta. L'italiano ha immediatamente stampato un eccellente 1'54.992 ad inizio della sessione cronometrata, senza oltretutto la carenatura con le appendici aerodinamiche, montate subito dopo con tanto di telo protettivo per non mostrare il propulsore. Verosimilmente Andrea non si è migliorato dopo, complice anche una caduta alla curva due.

Un tratto del circuito che ha fatto diverse vittime, proprio nel cambio di direzione, in staccata. Oltre a Iannone anche Loris Baz, Marco Melandri e Alex de Angelis sono stati sforunati protagonisti. Quarta posizione per Aleix Espargaro con una Suzuki che, nonsotante la mancanza di cavalli, sta mostrando un buono stato di forma, con un pilota molto veloce sul giro singolo. Il più grande dei due fratelli Espargaro è l'ultimo pilota ad aver raggiunto un limite inferiore ad 1'55, chiudendo in 1'54.994. Quinta piazza per Daniel Pedrosa, che continua a lavorare evidentemente in funzione gara.

Il pilota di Sabadel ha stampato l'1'55.024 al suo terzo giro, chiudendo comunque in quinta piazza, con buon margine di sicurezza. Sesto invece Andrea Dovizioso, staccato di 222 millesimi dalla vetta, a precedere Yonny Hernandez, settimo, anch'egli molto bravo a sfruttare la morbida.

E le Yamaha? I due esemplari ufficiali stanno ancora tribolando leggermente a livello di setting con le proprie moto: Jorge Lorenzo è ottavo, con un tempo di 1'55.108. Il maiorchino durante la sessione, come riferito da Davide Brivio, lamentava qualche problema di troppo di pattinamento e, di un intervento a livello elettronico forse leggermente troppo invasivo, mentre Valentino Rossi ha puntato a lavorare ancora sulle regolazioni della moto, cambiando i due esemplari di moto a parità di gomme. Nono tempo per il pilota di Tavullia comunque, staccato di 370 millesimi dalla veta.

Ancora Yamaha in decima piazza, ultima valida per l'accesso diretto in Q2, con Pol Espargaro che chiude quindi a 506 millesimi di secondo. Bene la Ducati Open del team Avintia con Barbera (+0.574), davanti a Redding (+0.625) e Maverick Vinales che con la Suzuki chiude la sessione con un 1'55.676 ottenuto con le morbide proprio sotto la bandiera a scacchi, che lo proiettano in 13esima piazza a sei decimi.

Tempi molto vicini comunque, considerando come addirittura siano 18 i piloti racchiusi in poco meno di un secondo, con Hayden ultimo ad accusare un ritardo pari a 967 millesimi, 12 peggio di Danilo Petrucci che, dopo il bell'exploit di ieri, oggi chiude in 17esima piazza (+0.955). 21esimo Jack Miller (+1.340) davanti a De Angelis e Baz (come detto caduti entrambi), mentre in coda troviamo Alvaro Bautista e Marco Melandri con le Aprilia.

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