Tu sei qui

MotoGP, Casey il ritorno: 50 sfumature di Stoner

Parla Gabarrini, suo ingegnere: "il suo approccio alle corse è cambiato ma in moto è sempre lo stesso"

C’è un uomo nel paddock che conosce molto bene Casey Stoner e che ancora ora è al suo fianco ogni volta che l’australiano entra in pista per i test con Honda. Parliamo di Cristian Gabarrini, ora capotecnico di Miller nel team LCR, che ha lavorato per sei anni con il Canguro. L’italiano era insieme a Casey anche negli ultimi test di fine gennaio a Sepang e non è troppo sorpreso dalla decisione del ‘suo’ pilota di correre nella 8 Ore di Suzuka.

Se penso al ‘vecchio’ Casey, quello che correva in MotoGP, la scelta di correre una gara di endurance non me la sarei mai aspettata. Lui è sempre stato un pilota che faceva pochi giri nelle prove e non sarebbe stato interessato a una corsa del genere”, spiega.

Ora invece?

Non sono sorpreso, ha cambiato il suo approccio. Non dimentichiamo che Stoner adora le moto in tutte le sue sfumature. La 8 Ore è una tipologia di gara che non ha mai affrontato prima e per questo lo interessa”.

E’ cambiato anche quando sale sulla Honda MotoGP per i test?

No, da quel lato è lo stesso di sempre, guida come ha sempre fatto, ma è più rilassato. Ora fa la vita che ha scelto, può passare più tempo con sua moglie e sua figlia, è quello che voleva”.

Stoner ha sempre sofferto certi aspetti dei Gran Premi.

Lui ha sempre amato correre, di tutto quello che c’è intorno, voli ed eventi per esempio, ne avrebbe fatto volentieri a meno. Una volta ho usato questa metafora: se avessero inventato il teletrasporto e lui avesse potuto trasferirsi direttamente da casa ai box sarebbe stato contento (ride)”.

Cosa provi quando lo ritrovi nei test, è come un salto nel passato?

“Il contrario, ho lavorato per 6 anni con lui e mi sembra ancora la normalità. Ancora adesso ci basta uno sguardo per capirci, in questo senso il lavoro è facile. Inoltre quando si è impegnati con i team di sviluppo è tutto più lento rispetto al weekend di gara, non devi fare cambiamenti in poco tempo. In un certo senso, per Casey ci sono tutti i lati positivi di correre in moto, senza i negativi. Per me, da ingegnere, è bellissimo provare le novità in anteprima”.

Cosa ha detto Stoner dopo avere provato la CBR che guiderà alla 8 Ore?

Che non è una moto troppo impegnativa da guidare e… che è facile da mettere di traverso (ride)”.

Lo seguirai anche a Suzuka?

Per ora non so nulla, non ho esperienza in quel tipo di gare. Dipenderà dalle decisioni di HRC”.


Articoli che potrebbero interessarti