Il sole della Formula 1 sorge sul Qatar

Doha potrebbe ospitare un Gran Premio in un circuito cittadino, l'alternativa sarebbe Losail

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Dopo la MotoGP (e il motocross) anche la Formula 1 potrebbe avere una gara in Qatar. A confermare la possibilità è stato lo stesso Bernie Ecclestone che ha detto a The Indipendent di stare valutando la possibilità di un Gran Premio nel Paese arabo. C’è di più, perché Jean Todt, presidente della FIA, ha già anche avuto un incontro con i rappresentati del Governo del Qatar per parlare di questa eventualità.

Le due ruote, per una volta, sembrano avere fatto da apripista alle quattro, anche se non dovrebbe essere il circuito di Losail ad ospitare la gara di Formula 1. Si sta invece pensando di disegnare un circuito cittadino nella città nuova, caratterizzata da imponenti grattacieli. Se questa possibilità andasse in porto, la gara si disputerebbe di giorno e non in notturna come per le moto.

A mettersi di traverso potrebbero però essere gli organizzatori delle gare di Abu Dhabi e Bahrein, che ospitano già due Gran Premi nel Golfo e che hanno diritto di veto su un altro appuntamento sulla stessa area. Un accordo però potrebbe essere possibile e, come sempre, il lato economico avrà il peso maggiore.

Per avere un'idea delle cifre in ballo, GP Week calcola che il Qatar dovrebbe sborsare una cifra vicina ai 75 milioni di dollari a stagione che vanno moltiplicati per i dieci anni dei contratti standard in F1. Il ritorno di un investimento di tale proporzione arriverebbe dal turismo, perché è stato stimato che Austin nella settimana del GP di F1 ha visto introiti per 32 milioni di dollari. Anche per questo sarebbe fondamentale correre in città.

Per avere una risposta a tutti gli interrogativi non bisognerà neanche aspettare molto perché il Qatar vorrebbe partire il più presto possibile, forse già nel 2016. Non è semplice perché Doha è un cantiere a cielo aperto e la sua rete stradale non fa eccezione. Avere il Gran Premio nel centro della città sarebbe la soluzione ideale per attirare turisti e riempire gli alberghi di lusso in costruzione, cosa che la MotoGP non è riuscita a fare.

L’alternativa sarebbe la pista di Losail (a una ventina di km da Doha) dove si potrebbe correre in notturna, come fanno le moto e succede già a Singapore. La struttura potrebbe senza problemi ospitare la Formula 1 con pochi lavori nel paddock.

Quello che è certo è che il Qatar punta molto sugli sport per lanciarsi dal punto di vista turistico. Con la F1 chiuderebbe un trittico con MotoGP e Motocross, aspettando il 2022 quando ci saranno i Mondiali di calcio. Intanto, in questi giorni, si stanno giocando i Mondiali di pallamano anche se non sembra con grande successo di pubblico (come del resto accade anche per le moto).

La massima serie automobilistica sarebbe un gioiello capace di fare parlare del Qatar in tutto il mondo e portare finalmente quei turisti che cerca. Non per niente si sta lavorando anche sulle infrastrutture ed è in costruzione una metropolitana (in parte sotterranea in parte no) di cinque linee che sarà ultimata per il 2022 e che aprirà le prime tratte già nel 2019.

I progetti in pentola bollono e i soldi in Qatar non mancano, la Formula 1 è pronta ad arrivare.

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