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MotoGP, Lorenzo: Honda migliore? solo su alcune piste

Jorge protagonista di un long run infernale: "c'erano 60° sull'asfalto ma abbiamo ricavato informazioni utili"


Jorge Lorenzo non si è risparmiato nell’ultima giornata (con le Bridgestone) di prove a Sepang. Dopo avere piazzato il secondo tempo assoluto, ha affrontato una simulazione di gara nell’ora più calda, come aveva fatto Marquez nei primi test. Un’esperienza… infernale, da cui è però riuscito a raccogliere buoni spunti.

Faceva caldissimo, c’erano 60° sull’asfalto, non mi era mai capitato di girare con condizioni così difficili a Sepang – racconta - Non ho tenuto un buon ritmo ma è stata l’occasione per provare qualche piccolo dettaglio per temperature così particolari. Quando cala lo penumatico la moto diventa un po’ lenta in accelerazione, abbiamo provato anche ad agire sulla pressione delle gomme per trovare una soluzione. Dobbiamo imparare da questa simulazione perché potremo trovare condizioni simili quando torneremo qui per la gara. In queste condizioni ogni problema si moltiplica”.

Una scelta studiata, che ha dato i suoi frutti.

Se avessi fatto il long run con meno caldo sarei stato sicuramente più veloce, ma l’avevo già provato negli scorsi test. E’ stato meglio provare in un momento diverso”, sottolinea.

Che avrebbe incontrato qualche difficoltà lo sapeva e il ritmo tenuto – non irresistibile – non rovina una tra giorni in cui ha trovato molte risposte.

Direi che oggi è andato tutto bene a parte la simulazione, ma come detto l’ho fatta in condizioni di caldo estreme. Sono migliorato rispetto a ieri e ho fatto il mio miglior giro di sempre a Sepang, anche se c’era meno grip rispetto al primo test, questo mi rende contento e torno a casa molto soddisfatto”.

Ora ci sarà qualche settimana di pausa prima dell’ultimo test a Losail, sulla pista in cui si aprirà il Mondiale.

Per il Qatar dovremmo lavorare sul cambio, non è ancora perfetto, e sul comportamento della moto con gomme usate, ma con temperature più basse penso che avremo meno problemi”.

L’obiettivo è quello di agguantare la Honda e Yamaha sembra essere sulla buona strada. Lo svantaggio si è assottigliato e su altre piste la musica potrebbe ancora cambiare.

“In questa pista dobbiamo ancora migliorare quando c’è il gran caldo ma in staccata siamo più vicini – riassume - In questo momento, penso che in qualche pista saremo avvantaggiati noi e in altre loro. È già positivo perché era complicato nel 2014 trovare un circuito dove noi eravamo i più veloci. La Honda sul giro secco è molto forte, l’ha dimostrato anche Crutchlow oggi. Anche sul passo non sono male, ma questo dipende molto dal circuito. Se qui siamo vicini, su altre piste potremo essere davanti”.

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