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MotoGP, Dall'Igna: GP15, la Ducati che mi aspettavo

"Già sarebbe un successo, ma prima dobbiamo trovare il giusto compromesso e migliorare in staccata"

Il debutto in pista della Ducati GP15, concepita e sviluppata sotto le cure di Gigi Dall’Igna, non ha incontrato particolari difficoltà. Soprattutto considerato che la moto presenta, a detta del suo stesso “papà”, più di mille pezzi nuovi rispetto alla sua sorella maggiore. In attesa di un responso veritiero da parte del cronometro, quello dei suoi piloti ufficiali è stato entusiasta. Sentiamo ora che cosa ha avuto da dire il suo disegnatore.

“Devo dire che sono contento anch’io – ha dichiarato Dall’Igna – Abbiamo fatto 90 chilometri con Dovizioso e 150 con Iannone, quindi siamo ancora all’inizio del lavoro, ma sono fiducioso che riusciremo ad arrivare alla fine di questi test con un compromesso sulla GP15 migliore di quanto fosse la GP14. Sarebbe già un qualcosa di estremamente positivo”.

Quindi vorresti migliorare il tempo dei primi test?

Migliorare un po’ il tempo sul giro, rispetto a Sepang I, sì. Comunque bisogna tenere presente che l’obiettivo di questo test non è fare il tempo, ma sviluppare la ciclistica, quindi stiamo prendendo pochi rischi dal lato motore perché stare fermi sarebbe un danno. Stiamo usando limitatori più bassi ed altri accorgimenti simili. Il nostro programma dovrebbe consentirci di arrivare pronti alla gara in Qatar”.

Che significa per voi essere pronti?

“Fare la gara con la GP15”.

Con quali risultati?

“Il fatto di essere a Sepang II e parlare di debuttare con questa moto in Qatar è già un risultato. Non do nulla per scontato. Dipende dai problemi che troviamo da qui al Qatar, dalla nostra capacità di trovare un compromesso tra i pregi della GP14 e quelli della GP15”.

Questa moto era quella che ti aspettavi?

Tendenzialmente sì. Ha confermato molte delle nostre aspettative, ma sono anche emersi dei piccoli problemi che vanno curati. Complessivamente però sono molto soddisfatto”.

Ha ragione Dovizioso quando dice che non serve spingere al massimo per capire che la moto gira?

“Certe sensazioni si possono avere anche andando piano, ma mi fiderei di più se me lo dicesse dopo aver fatto un giro record (ride)”.

Avete fatto pochi giri fin qui…

“Le condizioni qui sono estreme per molte componenti meccaniche di motore e telaio, e quindi vanno affrontate con le giuste cautele”.

Quando arriveranno altre GP15?

“Sono già in consegna i vari materiali, mi aspetto che siano pronte per i prossimi test in  Qatar. Di nuovo, finché non ne ho la certezza, non ne do la conferma. Comunque i piloti sono sempre liberi di scartare i materiali che non ritengono adeguati”.

C’è un problema principale o ce ne sono tanti più piccoli?

“C’è un problema che è più grosso di altri. La staccata è l’aspetto da curare di più. Avevamo previsto che potesse esserci un peggioramento, tanto che abbiamo ragionato su delle contromisure. Le valuteremo qui”.

C’è il tempo per farlo?

“Pensiamo di uscire da Sepang II con un compromesso migliore di quello che abbiamo ottenuto in passato. Ma sono ottimista, non ne ho la certezza. Abbiamo idee da confermare in pista con i nostri piloti”.



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