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SBK, Aprilia, Torres 2º: tutto al posto giusto

"Moto e squadra fantastici, e pista favorevole". Haslam: "La caduta? Mi sono tolto il pensiero"


Sette podi nelle ultime quattro manche, due piloti al debutto sulla RSV4 rispettivamente secondo (Jordi Torres) e quarto (Leon Haslam) – che però hanno chiuso la FP2 al primo e secondo posto – al termine della prima giornata di prove cronometrate: dire che Aprilia gradisca il tracciato di Phillip Island pare un eufemismo. La moto di Noale, nonostante le modifiche regolamentari, sembra procedere ancora con il vento in poppa sul veloce e filante tracciato australiano, indipendentemente da chi la guida. D’altro canto, l’ex-Moto2 Torres continua a sorprendere.

“La moto va benissimo e non potevo cominciare in modo migliore, ma tutto questo è possibile solo grazie ad Aprilia ed alla mia squadra – ha dichiarato con sincera modestia lo spagnolo – Con loro è più facile conoscere ed imparare la moto, le gomme, i punti di staccata… E poi su questa pista devi tenere il gas in mano e raccordare le linee, senza staccare forte. Si addice molto al mio stile”.

Le prestazioni di Torres, abituato alla 600 e gomme Dunlop, hanno fin qui superato le aspettative. In pochi si aspettavano un ruolo da protagonista da un pilota che ha chiuso nella Top 10 in sole quattro occasioni lo scorso anno nel motomondiale. C’è – per gli avversari – di che preoccuparsi.

“Non credo gli altri siano spaventati – ha osservato Torres – Lo dico a tutti: questa pista mi aiuta. Il mio stile di guida punta sulla velocità di percorrenza, sul prendere il gas in mano prima, ma quando arrivo su una pista con curve più normali, faccio più fatica. Le piste stop-and-go in particolare mi mettono in difficoltà”.

I conti si faranno, ovviamente, domenica, ma nel caso le condizioni meteo fossero come quelle di oggi, la RSV4 potrebbe avere un’arma in più.

“Il caldo si addice all’Aprilia – ha confermato HaslamL’erogazione di questa moto è molto dolce, spero che mi dia una mano domenica, ma per ora si tratta di fare molte comparazioni e portare la gomma sulla lunga distanza. Sono fiducioso”.

Per il britannico vice-campione nel 2010 è anche arrivata la prima caduta stagionale con una scivolata senza conseguenze alla curva 10.

“Stavo provando delle modifiche ma la pista era generalmente più lenta. Credo di essere stato uno dei pochi a migliorarsi, anche se di poco, nel pomeriggio e sono caduto quando stavo migliorando ancora. Ho solo fatto un piccolo errore. Di fatto sono quasi contento di essermi tolto il pensiero. Era la mia prima con Aprilia, speriamo che sia l’ultima”.

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