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SBK, Biaggi, una wild card col microfono

Max non esclude la possibilità di tornare in gara e Mediaset sta preparando un esperimento inedito

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Max Biaggi è senza dubbio la star nella presentazione della stagione motori di Mediaset, che trasmetterà anche quest’anno in diretta, in chiaro e in esclusiva i Mondiali SBK e Motocross. Al Corsaro, ufficialmente pensionato, gli impegni non mancano, sul piccolo schermo affiancherà Giulio Rangheri nel commento delle gare, in pista farà da tester per Aprilia. Con la possibilità di qualche wild card.

Proverò la SBK e la MotoGP di Noale almeno una volta al mese – conferma, prima di aggiungere – Fare una gara per ora non è nei piani, ma se nascesse questa possibilità direi: perché no? Da questo punto di vista non c’è nulla di deciso ma non lo escludo nemmeno. Dopo due anni di stop sarebbe complicato, ma non chiudo nessuna porta. Diciamo che i prossimi tre o quattro mesi porteranno consiglio”.

Basta gettare un occhio al calendario per scoprire che proprio a fine giugno, in linea coi tempi prospettati da Max, cade la gara di Misano. Un altro indizio arriva dai dirigenti di Mediaset che parlano di “una sorpresa a cui stiamo lavorando, qualcosa mai fatto prima”. Facciamo due più due: Biaggi potrebbe coniugare il ruolo di commentatore con quello di pilota.

Il piano è fare raccontare al romano una gara dal suo interno: correndo. Un impegno non da poco, ma che Max potrebbe fare. Sarebbe qualcosa mai visto prima, un modo per calamitare l’attenzione sulle derivate di serie attraverso il pilota più significativo del recente passato. Sembrerebbe una pazzia, ma è più di un’idea e se Biaggi se la sentisse sarebbe possibile.

Intanto il Corsaro pensa alla sua nuova stagione dietro ai microfoni.

E’ già la terza e dire che tutto era nato da una scommessa. Presto però è diventata qualcosa di importante, volevo sfatare il mito del pilota bravo solo in sella e non con le parole”.

Spesso anticipi cosa succederà il giro successivo, guardiamo più avanti: chi vincerà il Mondiale?

Se devo fare un pronostico secco, dico Rea con la Kawasaki, potrebbe essere il suo anno. L’impressione è che i piloti inglesi possano farla da padroni, anche se spero che gli italiani possano inserirsi nella lotta”.

A Phillip Island vedremo già i veri valori in campo?

“La prima gara della stagione è come il primo concerto per un cantante, c’è sempre la paura di steccare. Molti non vorranno buttare via tutto all’inizio. Penso che sarà invece molto interessante la seconda manche, l’occasione per qualcuno per rifarsi, per altri di osare”.

Il tuo pronostico per la MotoGP?

Se dicessi Marquez sarei scontato, quindi punto su Lorenzo che conosco da tempo e con cui sono amico”.

E Rossi?

Tutto è possibile, davanti ci saranno le due Yamaha e le due Honda, quattro piloti in tutto. Dopo lo strapotere di Marc mi piacerebbe che gli equilibri si ribaltassero, vederlo nel ruolo di inseguitore ma non so se potrà succedere”.

La ‘tua’ Aprilia nei test di Sepang ha faticato molto.

“In un certo senso me lo aspettavo, bisogna avere pazienza. L’Aprilia non è ancora una vera MotoGP ma una CRT evoluta. Mi rendo conto che per i piloti non è semplice scendere in pista quando non hai molte possibilità di ben figurare, ma si dovrà attendere il 2016 per vedere la nuovo moto”.

A proposito di nuove moto, hai visto la Ducati GP 15?

Certo, è molto bella anche se mi aspettavo qualcosa di diverso, qualcosa di più”.

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