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SBK, Test: guizzo di Rea, ma davanti resta Lowes

Il neo portacolori di Kawasaki si porta in seconda posizione al termine della sessione. Diverse le cadute


Quando la bandiera a scacchi ha sventolato sul circuito di Phillip Island, l'indole del pilota di Jonathan Rea è uscita fuori in maniera prorompente.

Perchè anche se di test si tratta, un giro lanciato per affinarsi meglio anche in previsione delle qualifiche, sopratutto con la moto nuova, non fa mai male. 1'30.880 il riferimento cronometrico del nord irlandese, a soli 21 millesimi dal tempo confermato di Alex Lowes, che chiude quindi la giornata di Phillip Island in testa con il crono di 1'30.859.

Un Lowes in grado di inanellare 69 passaggi, tre in meno dello stesso Rea, che prima del suo 'time attack' ha effettuato delle prove di durata, svolgendo un long run.

Terza piazza per Jordi Torres. Il Rookie portacolori di Aprilia non migliora il proprio riferimento del mattino, complice anche una caduta alla curva 11, un high-side che per fortuna si è tramutato solo in un'abrasione all'anulare sinistro.

Al riguardo, sono state diverse le cadute in questa seconda sessione giornaliera. Tom Sykes è stato scagliato in aria alla curva 12 senza conseguenze; Sylvain Barrier è caduto addirittura due volte, alla curva 4 e alla 11, per fortuna senza problemi. Problemi ipotetici invece a cui è andato incontro Leandro Mercado, caduto alla curva 2. L'argentino presenta una sospetta frattura del quinto metacarpo della mano destra. Infine due scivolate innocue per Chaz Davies e Sylvain Guintoli.

Tornando ai tempi, quarta piazza per Tom Sykes (1'31.075 e 55 giri per lui) davanti a Leon Haslam e Chaz Davies (1'31.296). Il gallese è stato il pilota che, tra i protagonisti, è stato in grado di girare di più di tutti: ben 74 tornate nel computo totale, due in più di Rea.

Da sottolineare l'alternanza univoca di piloti britannici e spagnoli nelle prime otto posizioni. Già, perchè dopo la sesta posizione del gallese di casa Ducati, in settima piazza troviamo David Salom (+0.651 e 37 giri per lui) e Nico Terol con la Ducati Panigale del team Althea. Quattro marche ai primi otto posti, con un certo equilibrio tra Kawasaki, Aprilia e Ducati quindi, anche se la miglior prestazione rimane quella di una Suzuki.

La migliore delle Honda CBR si trova invece al nono posto con l'esordiente Van der Mark, il cui crono è rimasto inalterato dal mattino. Il giovane campione del Mondo Supersport precede ancora una volta Niccolò Canepa con la EBR e Sylvain Guintoli, ancora dolorante dai test di Jerez.

Parlando di dolore, da sottolineare il ritorno in sella nel pomeriggio di Randy De Puniet, dopo la botta di ieri ed il riposo della prima sessione. Il transalpino chiude però con 14 passaggi ed il miglior riferimento cronometrico di 1'33.127 in sedicesima piazza. Meglio di lui fanno Leon Camier con la MV Agusta (1'32.238), Leandro Mercado ad un millesimo dall'inglese, Sylvain Barrier ed il nostro Matteo Baiocco, 15esimo con 57 tornate ed un miglior riferimento di giornata pari a 1'32.430.

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