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MotoGP, Pernat: Aprilia ha sbagliato i tempi

"Rischioso entrare così, meglio fare come Suzuki. Honda al top, a Yamaha serve il seamless. Ducati super"

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I primi test del 2015 della MotoGP si sono appena conclusi ed è già tempo di bilanci. Dalla prestazione maiuscola di Marquez e Honda all’attacco a due punte di Yamaha con Rossi e Lorenzo, passando per la rinascita di Ducati, il manager Carlo Pernat non ha lesinato lodi e critiche senza filtro.

“Queste prime prove del 2015, pur essendo prove, hanno dato qualche indicazione – ha detto il genovese – La Honda ha dimostrato di meritarsi pienamente il numero uno sulla carena. Sia Marquez che Pedrosa hanno fatto degli ottimi tempi, ed anche dei long-run che indicano che la loro moto è già a posto. Si può anche dire che abbiano avuto un piccolo vantaggio con i due giorni di test fatti in precedenza da Stoner, che forse ha aiutato con la messa a punto, ma secondo me c’entra poco”.

Seppur di misura – almeno sul passo – Yamaha si è dovuta accontentare del ruolo di prima inseguitrice con i suoi piloti ufficiali, che secondo Pernat “non sono scontenti, ma questi decimi di differenza lasciano pensare. Credo che necessitino del cambio seamless in staccata... magari fa guadagnare pochi decimi, che però sul giro diventano qualcosa di più”.

Diverso il discorso per Ducati, terza nella combinata con Iannone e sempre più vicina anche sul passo, pur non essendo ancora al livello delle prime della classe. In attesa della tanto attesa GP15 interamente firmata da Dall’Igna, Pernat ha definito l’ultima uscita della GP14 “super. Con tre aggiornamenti tra telaio, un motore più potente ed elettronica 2015 ha dimostrato di avere materiale affidabile. Il terzo tempo di Iannone ha valore, anche perché ha fatto altri giri veloci, ma bisogna aspettare la moto nuova nei prossimi test per capire qualcosa di più”.

Non sono mancati i giudizi sui nuovi arrivi. Promossa con voti incoraggianti Suzuki, che “ha sorpreso in positivo. Storicamente è sempre andata bene come ciclistica, fin dai tempi di Schwantz, ma ha sempre pagato quei 15 chilometri in velocità massima rispetto agli altri. Se lavoreranno bene sul motore avranno azzeccato un buon progetto, con due piloti discreti. Viñales, in particolare, sembra molto interessante”.

Rimandata invece la Casa di Noale. “Aprilia ha sbagliato ad entrare così, forse era meglio fare come Suzuki. Bautista non è andato malissimo, ma Melandri ha dimostrato più volte di non voler venire qui. Obbligare, tra virgolette, un pilota a fare qualcosa che non vuole è rischioso. Aprilia ha comunque una grande tradizione ed un reparto corse notevole”.

Infine, Pernat ha espresso scetticismo sul “salto” di Jack Miller dalla classe cadetta alla regina, senza passare dalla categoria intermedia.

“Miller ha bisogno di tempo, e molto. Non avrei fatto questo azzardo, passando dalla Moto3 alla MotoGP, ma sarà il tempo a dimostrare chi ha ragione. Comunque non è andato malissimo, perché anche Crutchlow e Hayden non sono stati particolarmente veloci”.

In attesa del secondo round, a partire dal 23 febbraio, con una postilla: “nei test di domani con le Michelin saremo già nel 2016”.

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