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SBK, Jerez: Rea chiude al top con Kawasaki

Secondo Lowes davanti a Sykes e Giugliano. Biaggi in 1'42.9 con 60 giri all'attivo

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Per la maggior parte dei piloti al vertice della classifica, i tempi siglati nel primo pomeriggio hanno coinciso con i migliori riferimenti personali, e così Jonathan Rea ha chiuso la prima di due giornate di prove a Jerez al primo posto con la Kawasaki.

Un best lap di 1’41.327 ha consentito al nordirlandese, per la prima volta alla ricerca della prestazione pura dopo il passaggio alla ZX-10R, di scrivere il proprio nome in cima alla folta classifica dei tempi (22 i piloti in pista), ma la concorrenza scalpita. I primi cinque piloti sono separati da soli due decimi. Alex Lowes (Suzuki) ha risalito la china sul finale, siglando il proprio miglior riferimento all’ottantaduesimo di 84 giri percorsi e chiudendo a soli 12 millesimi. Seguono Tom Sykes (+0.073), Davide Giugliano (+0.189) e Chaz Davies (+0.215).

Curiosamente, il duello Ducati-Kawasaki si gioca su fronti opposti. A Borgo Panigale si lavora soprattutto per sviluppare la nuova elettronica, mentre nei box verdi si cerca maggior potenza. Numeri alla mano, la ZX-10R ha accusato circa 5 km/h in velocità di punta dalla Panigale, ma è ipotizzabile che entrambe le squadre non hanno svelato il proprio vero potenziale.

Sylvain Barrier guida il gruppo degli inseguitori dalla sesta posizione (+0.760) davanti a Randy De Puniet, Michael Vd Mark, e Jordi Torres, ultimo sotto al secondo di distacco e vero e proprio stakanovista di giornata con ben 94 giri all’attivo. Dalla lista manca però Leon Haslam, che ha girato agevolmente su tempi identici a Barrier (1’42.0) nonostante qualche problema meccanico al mattino.

Segnali incoraggianti anche per le Ducati satellite di Matteo Baiocco, Nico Terol e Tati Mercado, staccate di poco più di un secondo in fila indiana dalla decima alla dodicesima posizione. Resta invece parecchio lavoro da fare per Niccolò Canepa, sedicesimo sulla bi-cilindrica a stelle e strisce EBR (+2.681), un decimo più veloce del campione in carica Stk600 Marco Faccani, in pista con la Supersport del team Puccetti.

E Max Biaggi? Il romano ha posto la sua pluri-decennale esperienza al servizio di Aprilia aiutando nello sviluppo dell’elettronica MotoGP – sia lui che Michael Laverty hanno provato con centralina Magneti Marelli – facendo registrare un miglior giro personale di 1’42.9, che gli varrebbe la quattordicesima posizione (la sua moto non aveva il trasponder). Un gap di tutto rispetto per il 43enne sei volte iridato, in pista con il motore 2014, che di questo passo potrebbe veramente decidere di rigettarsi occasionalmente nella mischia come wild-card... A questo proposito, la giornata di domani sarà fondamentale per raccogliere ulteriori indicazioni.

I TEMPI FINALI

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