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MotoGP, Albesiano: l'Aprilia pronta per Sepang

Il capo del reparto corse di Noale a 360º tra MotoGP e SBK: "Arriveranno rinforzi tecnici"

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A dodici mesi dalla presa in carico del Reparto Corse Aprilia, Romano Albesiano può dirsi soddisfatto, ma non appagato. Molte sfide sono state vinte – vedi la doppietta piloti e costruttori in SBK – ma il carico di lavoro del boss di Noale non accenna a diminuire, anzi. Con il doppio impegno tra derivate di serie e MotoGP, non c’è praticamente tempo per gustarsi con calma i successi.

“È stato un anno molto faticoso, impegnativo, dove però l’azienda nel suo complesso ed il reparto corse hanno dato una grande dimostrazione di forza – ha detto Albesiano – Un anno fa non sembrava facile, invece tutti si sono compattati sul progetto. Nessuno ha mollato di un millimetro, forse è stata la maggior stagione di sempre”.

Eppure, l’epilogo trionfale pareva tutt’altro che scritto.

“Per lunghi momenti sembrava molto difficile vincere il titolo in SBK, come a Donington o Imola, dove sembravamo lontani – ha ammesso – In realtà è bastato mettere a punto un po’ di cose e la situazione si è ribaltata. Nella seconda parte di campionato non credo si sia mai fatto di meglio. È stata una bella storia a lieto fine. Sono molto contento per i risultati e per come abbiamo lavorato tutti insieme”.

In un contesto dove le qualità di piloti e tecnici sono fuori discussione, a fare la differenza è spesso la “chimica” tra le varie parti coinvolte. A questo proposito, a Noale si lavora per rinforzare ulteriormente il roster.

“La reazione dell’intero gruppo è stata fantastica, ed ora dobbiamo fare qualche cambiamento di approccio per affrontare entrambe le categorie e crescere. Arriveranno persone nuove ed il sistema sarà ancora più robusto. Abbiamo preso rinforzi, ma non li possiamo ancora comunicare”.

Nel frattempo, lo sviluppo procede secondo le scadenze pianificate.

“Di novità non ce ne sono, stiamo procedendo con i piani dichiarati. Dobbiamo ancora finalizzare l’accordo con Red Devils, ma ci stiamo lavorando. Torneremo a provare nella seconda metà di gennaio (ad Aragon, il 19 e 20, nda), con il pacchetto finale della nuova Superbike. In questi primi test ci sarà anche la MotoGP, poi ognuno andrà per la sua strada. A Jerez abbiamo usato il vecchio motore ma con una curva di potenza che riproduce quello che sta girando al banco per la Superbike 2015. Per ragioni pratiche era più comodo fare così”.

Se la competitività di Aprilia in Superbike è risaputa, restano diversi dubbi da sciogliere sul progetto MotoGP portato avanti in collaborazione con la struttura di Fausto Gresini. La moto che vedremo ad Aragon e Sepang, in ogni caso, non sarà la stessa che ha debuttato a Valencia con Alvaro Bautista e Marco Melandri.

“Vogliamo iniziare il campionato con l’evoluzione della moto dei test invernali, stiamo facendo il possibile per portarla a Sepang II se non addirittura ai primi test. Abbiamo tante variabili da sperimentare e sistemare. Il cambio seamless arriverà più in là nella stagione, ma sia la ciclistica che l’elettronica presenteranno diverse novità. Il prototipo con cui inizieremo il campionato lo vedremo a Sepang. Già la moto degli ultimi test è diversa dalla ART, ed la prossima si discosterà ancora di più”.

Un impegno a 360º comporta sempre il rischio disperdere le risorse, ma Albesiano non ha dubbi a riguardo.

“Il livello di presenza e attenzione è al massimo in entrambe le categorie, non ce n’è una privilegiata rispetto all’altra. In Superbike partiamo con una competitività certa, e riteniamo che lo sforzo per mantenerla sia relativo. In MotoGP invece ci sarà da lavorare di più per crescere, ma siamo qui per questo”.

Quanto alla Superbike, la scelta di Jordi Torres al posto di Michel Fabrizio ha lasciato perplesso più di uno degli addetti ai lavori. Albesiano però assicura che sia stata una decisione concertata tra squadra e costruttore

“Abbiamo assolutamente voce in capitolo per quanto riguarda i piloti SBK. La scelta di Leon è condivisa, su Fabrizio abbiamo discusso a lungo e ci è dispiaciuto, ma è venuta fuori un’opportunità che ci sembrava più ideale, e dovevamo coglierla. Torres ha fatto bene nel 2013 in una categoria competitiva come la Moto2, è giovane e rappresenta una scommessa molto interessante. Nei test comunque Michel è stato molto veloce e professionale, spero che possa trovare una sella”.

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