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SBK, Sykes, la rivincita inizia sotto la pioggia

"A Jerez per la prima volta ho guidato la Kawasaki come volevo sul bagnato. La base c'è"

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Dopo aver visto il titolo sfuggirgli di mano per la seconda volta in tre anni, Tom Sykes è pronto a ridare battaglia per riprendersi lo scettro. Tra i protagonisti della stagione appena conclusa, il britannico è l’unico a non aver cambiato moto. La competitività della ZX-10R resta da scoprire, ma nei test delle scorse settimane ad Aragon e Jerez il pilota di Huddersfield ha raccolto indicazioni e fatto un primo, positivo sullo sviluppo.

“Avevamo una lunga lista di aggiornamenti da provare – ha dichiarato – Sfortunatamente, nel secondo giorno di prove a Jerez ho contratto un virus, cosa che non mi aiutato a terminare il lavoro. Sull’asciutto abbiamo fatto molti giri e capito dove migliorare, anche se non abbiamo mostrato tutto il nostro potenziale”.

Discorso più complesso per quanto riguarda le prestazioni sul bagnato, in passato tra i marchi di fabbrica di Sykes ma quest’anno una vera e propria spina nel fianco (basti pensare ai punti persi a Magny Cours).

“Per la prima volta, a Jerez sono riuscito a guidare la mia Kawasaki come volevo sotto la pioggia – ha commentato Sykes – Non abbiamo ancora trovato il setup ottimale, ma abbiamo sicuramente fatto passi avanti perché sono andato più veloce che mai a Jerez sul bagnato. Abbiamo anche provato molte partenze per valutare il nuovo materiale. È stato un test molto costruttivo, che ci ha consentito di orientarci nella giusta direzione per continuare lo sviluppo il prossimo anno”.

Peccato solo per il meteo bizzoso, che ha sostanzialmente dimezzato il tempo in pista dei piloti.

“Con un tempo in pista limitato, ci siamo concentrati sulle regolazioni di base – ha aggiunto il capo-tecnico di Sykes, Marcel Duinker Abbiamo trovato una base accettabile che possiamo applicare a varie piste, come dimostra il fatto che a Jerez abbiamo confermato la direzione presa ad Aragon. La passata stagione, poi, non siamo riusciti a trovare un assetto buono da bagnato, invece a Jerez abbiamo fatto passi avanti”.

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