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MotoGP, Pernat: Rossi è tornato quello di 5 anni fa

“Marquez è stato nettamente il più forte, ma Valentino lo ha messo nel mirino. Ora tocca a Yamaha”

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Il campionato MotoGP 2014 è appena terminato ma è già tempo di bilanci. Senza filtri né peli sulla lingua, il manager Carlo Pernat ha offerto la propria opinione sul weekend conclusivo. Sotto la lente del genovese, innanzitutto, ci sono i fratelli Marquez.

“Nemmeno nelle favole dei fratelli Grimm poteva accadere una cosa del genere, ovvero che due fratelli vincano il mondiale nello stesso anno – ha detto – È la prima volta nella storia. Sono, combinazione, due piloti spagnoli che vengono da una scuola molto bella. Abbiamo da imparare dalla coppa Conti, una competizione catalana per ragazzini con moto da 80cc, un percorso sponsorizzato, con televisioni e talent scout come Alzamora e Puig che poi li portano in squadre di livello. È un percorso da seguire, ed il Team Italia sta cercando di farlo. Abbiamo molto da imparare da loro”.

Una curiosità per gli amanti dei numeri, “sia Alex che Marc hanno dovuto fare 46 GP per vincere un titolo. Un numero mitico, che è sempre stato il sogno di tutti i ragazzini, sia di Marc che di Alex”.

Il maggiore dei fratelli Marquez, però, rimane l’avversario più ostico. A Valencia, il campione in carica si è tolto anche la soddisfazione di diventare il pilota più vincente nell’arco di una singola stagione, con 13 successi.

“La gara ha fatto capire che Marc, in condizioni normali, è un fenomeno, e quest’anno è stato il più forte. Però Valentino, per orgoglio personale, è tornato ad essere il Rossi di quattro, cinque o sei anni fa e l’ha messo nel mirino. Lo ha anche dichiarato. Tutto dipende dalla Yamaha. Se la M1 va al livello della Honda, ci divertiremo molto”.

Pernat non fa solitamente sconti, e non ha fatto eccezioni questa volta, definendo il fine settimana “negativo per Lorenzo, che è stato triturato completamente da Valentino a livello psicologico. Avevo pensato che si fosse ripreso nelle ultime gare, invece è ripiombato nelle scuse, e quando parli così vuol dire che c’è qualcosa a livello mentale che non funziona. Il suo cervello qui è stato trapanato da Valentino, che non ci ha messo nemmeno tanto”.

Infine, una nota dolceamara per Ducati.

“Peccato per Iannone che ha fatto una gran gara nei primi giri e poi è stato penalizzato dal problema al braccio creato da Marquez a Sepang e non punito, tra virgolette, cosa che rimarco perché non è giusto. Il pilota c’è e la Ducati anche. Il quarto e quinto di Dovi e Cal non è male su una pista non facile per la D16. Penso che Ducati sarà protagonista il prossimo anno, non per vincere il mondiale, che resta l’obiettivo del 2016, ma credo che vedremo molti podi”.

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