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MotoGP, Marquez: un test con Stoner? imparerei

"Stupito dai tempi di Casey a Motegi". Pedrosa sul peso minimo delle moto: "toglierei almeno 4 kg"

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Gli americani direbbero “what if…” per introdurre un ipotesi tanta improbabile quanto affascinante. Come quella di vedere Marquez e Stoner l’uno contro l’altro, magari sulla stessa moto, per scoprire chi sarebbe il migliore. In un certo senso non sarebbe neppure così imposssibile, considerato che l’australiano è occasionalemente tester per la Honda.

Il primo a pensarci è proprio Marc: “certo che mi piacerebbe una gara contro Stoner, non so assolutamente come andrebbe a finire ma sono certo che sarebbe molto bella”, fantastica. Più semplice sarebbe condividere la pista per una giornata di prove, “approfitterei anche di quella opportunità, potrei seguirlo e sicuramente avrei qualcosa da imparare”.

Anche perché il piccolo diavolo si è informato sui test fatti dall’australiano a Motegi ed è rimasto stupido. “Non mi aspettavo che Casey girasse con quei tempi, dopo un anno senza girare in pista, non sono stati troppo distanti dai nostri. Ha anche detto che le Michelin sono già a un livello simile a quello delle Bridgestone”. Inutile però incalzarlo per sapere qualche dettaglio in più, “sono confidenziali non posso dire nulla” ride.

Accantonate le fantasie, Marquez è passato alla realtà e alla sua prima posizione dopo i due turni di libere a Valencia.

Oggi mi sono sentito veramente bene, sono arrivato qui con un’altra mentalità, non ho nulla da perdere né da guadagnare e voglio solo divertirmi – spiega – All’inizio delle due sessioni abbiamo fatto qualche esperimento sulle geometrie, ma alla fine si sono rivelati peggiori”.

E Marc rivela un dettaglio interessante.

Uso praticamente lo stesso setup dei test invernali, la base è identica, una cosa che non mi era mai successo prima. Per me è positivo, perché permette di concentrarti sui dettaglia nella guida e quando arrivano delle novità hai subito un riferimento certo per confrontarle”.

Se Marquez ha dominato i turni, Pedrosa non è sembrato ancora al livello del compagno di squadra. Un gap che si sta portando dietro da ormai qualche gara.

Penso sia esclusivamene un problema tecnico, di setting, che mi sto portanto dietro da tutta la stagione – spiega Dani – Con 45 minuti a disposizione per turno e la preoccupazione di dovere entrare in Q2 non è sempre semplice fare le mosse giuste”.

Dani si è poi soffermato anche su un altro argomento, quello della riduzione del peso di 2 kg sulle moto per la prossima stagione.

Avere mezzi più leggeri è senza dubbio un vantaggio, succede in tutto gli sport, dalle auto, alla bici, al windsurf – afferma – Due chili non sono molti, ma aiuterà certamente in frenata. Però le moto negli ultimi anni sono diventate molto più pesanti, di una decina di chili, è come guidare con un passeggero. Se potessi scegliere, direi che bisognerebbe togliere almeno 4 kg”.

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