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SBK, Sykes: la sfida con Sylvain? Mi eccita

"Ho lavorato una vita per questo, ed è il terzo anno consecutivo che mi gioco tutto all'ultima gara"

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Il linguaggio del corpo di Tom Sykes al termine della prima giornata di prove libere della Superbike in Qatar non è quello tipico di chi è provvisoriamente ottavo a 0.942 secondi dalla vetta e mezzo secondo dal suo diretto rivale in campionato (Sylvain Guintoli). Il campione in carica su Kawasaki si aggira sereno e rilassato nei box, pronto a ritentare l’attacco alla vetta domani.

“È stata complessivamente una buona giornata – ha detto, un po’ a sorpresa – Siamo partiti un po’ più lenti del solito, ma abbiamo fatto dei buoni progressi. La nostra posizione non riflette il nostro potenziale”.

Sykes ha fin qui pagato dazio soprattutto nei tratti più guidati, ma ha già avuto “una riunione produttiva con i tecnici, soprattutto per quanto riguarda le sospensioni, e sono emerse un paio di idee che dovrebbero consentirci di migliorare”.

La pressione, ammesso che ci sia, non traspare dalle sue parole.

“Gli altri piloti hanno usato una gomma fresca per fare un paio di giri veloci sul finale, noi no, ma domani in Superpole attaccherò – ha aggiunto - Ho lavorato duro tutta la vita per ritrovarmi nella situazione di giocarmi un titolo, e questo è il terzo anno consecutivo che lo faccio fino all’ultima gara. Questa sensazione mi eccita e mi motiva”.

Il distacco da Guintoli (terzo), per quanto netto, non è irrecuperabile. Se poi nel box Aprilia gli equilibri dovessero rimanere gli stessi – Melandri è attualmente undicesimo – non ci sarebbe nemmeno bisogno di quei giochi di squadra così sgraditi a Sykes.

“Ancora non penso ad eventuali scenari in gara, comunque il fatto che Melandri sia undicesimo non significa che non abbia il passo per vincere. Alcuni piloti migliorano turno dopo turno, progressivamente. Domani la FP4 sarà più importante del solito, ma comunque vada sono orgoglioso di quanto fatto quest’anno”.

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