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MotoGP, Marquez: un'altra lezione per me

Marc spiega la caduta: "è calata la temperatura e sono finito a terra, ma ero davanti alle Yamaha"

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Ieri avevo parlato con Mick Doohan, mi aveva detto che sarebbe stato felice se avessi eguagliato il suo record di 12 vittorie stagionali qui. Purtroppo è andata male, ma ho ancora due gare per riuscirci”. Marc Marquez non ha perso il suo ottimismo, la sua dote forse più preziosa. A Phillip Island una caduta gli ha tolto una vittoria che sembrava scontata, ma non ha nessun rimpianto.

Marc, cosa è successo?

Fino a quel momento stava andando tutto alla perfezione (ride). Poi la temperatura dell’aria è calata, me ne sono accorto ma non pensavo che influisse così tanto con la gomma. Ho rallentato il mio ritmo di qualche decimo, ma non è bastato. Siamo caduti tutti allo stesso modo, con la moto dritta”.

Bridgestone ha portato pneumatici troppo duri?

Penso che abbiano fatto un buon lavoro, hanno puntato sulla sicurezza. Il vero problema sono state le condizioni atmosferiche. Si faceva fatica a portare in temperatura la gomma, forse in quel punto ho sbagliato ma dalla telemetria si vede che non ho fatto nulla da diverso dal solito. Per noi era impossibile utilizzare la mescola più morbida. Adesso lo so, è una lezione per il prossimo anno. La temperatura dell’aria si è abbassata di 7° dall’inizio alla fine della gara”.

Rimangono due gare alla fine del campionato.

Speriamo che vadano come questa ma con un finale diverso (ride). Qui non avevo più pressione e ho cercato di gestire la gara in un modo diverso. Ho spinto fin dall’inizio, cercando di scappare anche se non sono riuscito a fare un gap molto grande”.

Le Yamaha erano molto competitive.

Questa è una pista dove partivano avvantaggiate, ma quando sono caduto ero comunque davanti a loro. Me le aspetto forti anche a Sepang, ma voglio lottare con loro”.

Foto: MotoGP.com

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