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MotoGP, FP2: Dovi sfiora il record a Motegi

Il forlivese vola con la morbida davanti a Lorenzo e Bradl. Quinto Rossi, poi Marquez


L’ottimismo di Andrea Dovizioso alla vigilia ha trovato conferme al termine della prima giornata di prove libere della MotoGP a Motegi. Dopo aver chiuso al terzo posto al mattino, il pilota Ducati ha limato nove decimi (grazie anche all’utilizzo della mescola più morbida) fermando il cronometro su 1'45.140, non lontano dal best lap di categoria di 1'44.969 (Lorenzo, 2012). A rincuorarlo maggiormente non è però tanto la velocità pura, quanto il ritmo di gara. Con mescola più dura, infatti, il forlivese ha inanellato una serie di sette giri tra 1’45 alto e 1’46 netto.

“Sono contento di tutto, la gomma morbida mi ha aiutato a togliere quattro decimi alla fine, ma anche prima ero già secondo sul passo – ha dichiarato a caldo Dovi, che fa la differenza soprattutto negli ultimi due settori Riesco a portare la moto al limite facilmente, ed essere costantemente veloce. Ci ha aiutato partire con il setup giusto. Siamo tutti vicini”.

E infatti, a ben vedere, se si escludono quei quattro decimi di cui parla Dovi, i distacchi sono ridotti all’osso, con i primi dieci piloti in mezzo secondo. Tornando però alle indicazioni del cronometro, Jorge Lorenzo è secondo a +0.440. Lo spagnolo, primo al mattino, ha optato per la combinazione di mescole media (anteriore) e morbida (posteriore), trovando un ritmo di 1’45 medio-alto. Strada diversa quella imboccata da Valentino Rossi (quinto, +0.750), che ha invece verificato il rendimento dell’anteriore dura, girando mediamente in 1’46 netto, circa 2/3 decimi più lento del compagno di squadra.

Tra i due si sono inseriti Stefan Bradl (terzo, +0.497) e Dani Pedrosa (+0.587). Sia per il teutonico che per lo spagnolo, un ritmo da vertice, con una lunga serie di giri in 1’45 alto. A Pedrosa andrebbe anche consegnato un premio figurativo per lo spettacolo, visto lo “stoppie” lungo un centinaio di metri fatto all’ingresso della curva 11 in FP1.

Non si è invece divertito particolarmente Marc Marquez, a lungo incapace di migliorare i riferimenti del mattino e sul finale più veloce di un solo decimo. Sesto tempo per il campione in carica, a +0.799, con un passo medio di 1’46 basso ed un T3 e T4 da migliorare in particolare.

Chiudono la Top 10 Pol Espargaró, Bradley Smith, Andrea Iannone (+0.967 e qualche problema ai freni con la GP 14.2) e Yonny Hernandez (unico dei primi dieci a non essersi migliorato rispetto alla FP1). In caso di pioggia domattina, saranno questi piloti ad accedere direttamente alla Q2.


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