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Moto2, FP1: Luthi-Rabat: un primo posto per due

Lo svizzero e lo spagnolo segnano il passo, terzo Zarco, nessun italiano nei primi dieci

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Tre piloti in meno di dieci millesimi. I primi due addirittura con lo stesso tempo. Una sessione combattuta quella della classe intermedia, dove Thomas Luthi ed Esteve Rabat hanno fermato entrambi il cronometro sull’1’51”899. La prima posizione è stata comunque appannaggio del pilota elvetico in virtù del fatto di avere fatto segnare il tempo per primo.

Dopo aver sfiorato il podio ad Aragon per una manciata di decimi, lo svizzero ha fatto capire di voler riprendere con gli interessi quello che gli è sfuggito due sole settimane fa. Anche l’attuale leader del mondiale non ha voluto perdere tempo, rompendo gli indugi già in questa prima sessione. Gli alfieri Kalex e Suter segnano il passo, la Caterham di Zarco invece si riconferma. Solo sette sono i millesimi che la separano dalla vetta, dopo che il francese ha dominato per gran parte del turno.

Rabat c’è, così come Mika Kallio (+0.247). Poco più di due decimi dividono il finlandese dal compagno di squadra, che a Motegi punta a rimediare l’opaca prestazione di Aragon. Davanti all’alfiere del team Marc VDS lo svizzero Dominque Aegerter (+0.223). Una sessione particolarmente accesa, con ben quindici piloti racchiusi in un secondo. Tra questi c’è anche Maverick Viñales (+0.470). Lo spagnolo, vincitore dell’ultima gara, chiude con l’ottavo tempo, nonostante abbia lasciato per strada decimi pesanti nell’ultimo settore.

A tenere alta la bandiera italiana è Mattia Pasini ( 13°,+0.968). L’alfiere del team Forward accusa quasi un secondo dalla vetta, seguito da Cardus (+0.978) e Morbidelli (+0.998), con quest’ultimo che ha accusato problemi di setting alla propria Kalex. Sessione in ombra per Lorenzo Baldassarri (+2.124), soltanto 28°, preceduto da Riccardo Russo (+2.046), sfortunato nel scivolare a terra a pochi minuti dal termine. Tra le cadute anche quelle di Cortese, Folger e Shah. Oltre la trentesima posizione il giapponese Koyama, che a Motegi sostituisce Nagashima.

 

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