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MotoGP, Aragon: undicesima pole di Marquez

Pedrosa e Iannone chiudono la prima fila. Rossi sesto davanti a Lorenzo. Dovizioso nono con caduta

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Undici pole position su quattordici gare disputate. Una statistica che non lascia spazio a dubbi, cristallina come il rendimento di Marc Marquez in qualifica. Ad Aragon, il leader in classifica ha completato la progressione inarrestabile iniziata durante la FP1 con un giro da 1'47.187, che ritocca il precedente best lap (fatto sempre da lui, nel 2013) di circa otto decimi.

Agli avversari non è restato che lottare per le posizioni dalla seconda in su. Coriaceo Dani Pedrosa, che per un attimo ha addirittura accarezzato il sogno di rubare la pole al compagno di squadra, salvo poi essere battuto per 0.362. Ci ha provato fino all’ultimo anche Andrea Iannone, ormai frequentatore abituale della prima fila, terzo a +0.498. Poteva ottenere un risultato simile anche Andrea Dovizioso, finito però a terra quando aveva acceso un casco rosso al T1 e relegato alla nona posizione.

In una giornata no per le Yamaha ufficiali – la prima M1 in griglia è quella di Pol Espargaró, quarto – Valentino Rossi ci ha messo la proverbiale pezza dopo aver dovuto superare la Q1, qualificandosi in sesta posizione (+1.039) alle spalle di un sorprendente Cal Crutchlow. Settimo tempo per Jorge Lorenzo. Dal parco chiuso:

Marquez: “Sono contento perché Dani è andato molto forte. Domani vedremo quali saranno le condizioni meteo, sarà più freddo quindi sarà importante scegliere la gomma giusta”.

Pedrosa: “Con la seconda gomma ho migliorato tanto il mio tempo, ma peccato perché al secondo giro ho trovato una bandiera gialla che mi ha portato a fare una sbavatura in una curva. Dovremo spingere da subito in gara perché Marc sembra molto forte. Spero di riuscire a fare gara con lui”.

Iannone: “Questa volta ho fatto il tempo da solo, ed è andata molto bene. Sapevo di poter essere veloce con la morbida. Peccato solo perché con la dura in FP4 non siamo stati veloci subito, ma il passo è buono ed un’altra prima fila mi rende felice. Speriamo di essere veloci anche domani”.

Q2 – Lorenzo è il primo a lanciarsi, siglando un 1’48.332 al primo passaggio. Pedrosa è a 0.276 ma offre la scia a Iannone, che si porta al primo posto davanti a Lorenzo con gomma soft con un 1’48.270. Marquez, girando da solo, fa registrare un 1’47.680, abbattendo primo il muro di 1’48. Non contento, lo spagnolo ritocca i propri riferimenti di un ulteriore decimo, con un 1’47.572. Dovizioso è quarto, Rossi sesto alle spalle di Pedrosa.

Dopo il cambio gomme, Lorenzo risale provvisoriamente fino al secondo posto, ma è Pedrosa a siglare uno stratosferico 1’47.549 che gli vale la pole provvisoria per soli 23 millesimi. Caschi rossi anche per Dovizioso, che però cade nel secondo settore. Ci pensa Crutchlow a difendere i colori Ducati, issandosi al quarto posto davanti a Rossi.

Negli ultimi istanti, Iannone si riporta in prima fila con il terzo tempo, ma nessuno riesce ad arginare Marquez, che scende fino a 1’47.187, ritoccando il precedente best lap di sette decimi (1’47.804).

La prima Yamaha in griglia è quella satellite di P.Espargaró, quarto a circa sette decimi davanti a Crutchlow, Rossi, Lorenzo, Bradl, Dovizioso, A.Espargaró, Smith e Barbera.

Q1 – Bautista apre le ostilità con un 1’49.739 e precede Barbera di soli 85 millesimi. Più attardato Rossi, che scende in pista con una anteriore soft ed una posteriore hard, probabilmente anche per salvare le mescole medie per la Q2 ed è inizialmente settimo. Non tarda ad arrivare la risposta di Barbera, che lima ancora un paio di decimi ma non riesce a scavalcare il connazionale, a sua volta sceso a 1’49.274. Qualche difficoltà in più per Hernandez, terzo a +0.363. Prima del rientro ai box, Rossi riesce finalmente a lanciarsi ed accendere caschi rossi, portandosi in prima posizione con un 1’49.172.

Dopo la consueta pausa ai box, Rossi rientra con gomma media al posteriore e si mette a caccia dell’1’48 con Barbera in scia. Il pesarese riesce nell’intento, siglando un 1’48.692 (miglior riferimento personale fin qui ad Aragon). Barbera si ferma a 0.299 agguantando l’accesso alla Q2. Hernandez è il primo degli esclusi davanti a Aoyama, Bautista, Redding, Abraham, Hayden, De Angelis, Petrucci, Laverty, Parkes e Di Meglio.

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