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MotoGP, FP3, Aragon: Rossi costretto alla Q1

Undicesimo tempo per il Dottore. Marquez (1º) migliora ancora e precede Iannone e Dovizioso

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Se il primo tempo di Marc Marquez, per di più fatto con gomma posteriore dura, fa relativamente notizia, lo stesso non si può dire per l’undicesimo di Valentino Rossi (+0.821). Il Dottore, dopo la vetta conquistata a Misano, sembra essere sprofondato negli inferi ad Aragon. Sia lui che Jorge Lorenzo (ottavo, +0.591) hanno continuato a lamentare gli stessi problemi – mancanza di grip e moto che si muove troppo – del venerdì anche nella FP3. Ad aggiungere beffa al danno, Rossi dovrà effettuare per la prima volta in carriera la Q1.

Il pilota di Tavullia ha problemi in ogni settore, ma soprattutto al T1, dove ha anche rischiato un high-side sul finale nel cambio di direzione tra le curve 1 e 2. Non gioisce particolarmente Lorenzo, che attualmente riesce a fare la differenza solo nel T3. Per entrambi, il passo oscilla tra 1’48 alto e 1’49 basso, con Lorenzo in leggero vantaggio.

Da segnalare, restando in orbita Yamaha, la prestazione di Pol Espargaró, quarto a +0.254.  Turno positivo anche per Bradley Smith (sesto, +0.492), mentre Aleix Espargaró ha guadagnato l’ultimo posto disponibile per l’accesso diretto alla Q2 con il decimo tempo.

La classifica dei tempi incorona dunque Marc Marquez, imprendibile sia sul giro che sul passo di gara. Nonostante le temperature ancora fresche, lo spagnolo ha limato di altri due decimi i propri riferimenti rispetto a ieri, scendendo fino a 1'48.123 (ancora una volta con la hard al posteriore). I distacchi inflitti agli avversari si sono progressivamente assottigliati – dodici piloti in nove decimi – ma il discorso cambia quando si guarda ai cronologici.

Marquez ha effettuato due long-run, da dieci e nove giri rispettivamente, prima con una media e poi con una dura. Il suo ritmo oscilla da 1’48 basso con gomma nuova a 1’49 netto dopo il calo dello pneumatico, mediamente un secondo più veloce della concorrenza. Al momento, nessuno sembra in grado di avvicinarsi alla sua Honda sulla lunga distanza – nemmeno il compagno di squadra Pedrosa, settimo (+0.510) dopo un turno abbastanza anonimo.

A questo proposito, continua il buon momento di Ducati. Andrea Iannone ha limato circa quattro decimi rispetto alla FP2 per riportarsi in seconda posizione (+0.162) anche grazie all’utilizzo della mescola più morbida. Tempi pressoché identici a ieri per Andrea Dovizioso, un decimo più lento al mattino sulla GP14.2 (come Iannone del resto) e scivolato in terza posizione (+0.243). Per entrambi la prima fila sembra un obiettivo realistico, mentre resta da migliorare il ritmo con mescola media, una scelta obbligata in gara.

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