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Miller in MotoGP: parlano Jack e i piloti

Jack: "ho avuto un'opportunità e ho voluto prenderla. Ho molti punti interrogativi ma farò esperienza"


Il protagonista della classica conferenza stampa del giovedì è stato Jack Miller, fresco dell’annuncio del suo passaggio in MotoGP sulla Honda Open di LCR. Un salto che non si vedeva da tempo – McCoy e Chili furono precursori – e che ha catturato l’attenzione tanto dei giornalisti che degli altri piloti. I colleghi della classe regina hanno espresso il loro parere.

Ad iniziare da Valentino Rossi: “gli consiglio di prendersi il giusto tempo. È facile dire che non si ha fretta, ma quando si è in pista le cose cambiano, si vuole stare davanti. Lo aspetta un salto molto grande, Jack ha coraggio, ma gli ho parlato ed è convinto della sua scelta, la cosa più importante. Dovrà stare calmo ed essere intelligente, per poi puntare ai risultati nella seconda parte della stagione”.

Marc Marquez ha espresso qualche dubbio: “sarà interessante vederlo nei test di Valencia, il salto è grande. Quando ero in 125 non mi sentivo pronto a una scelta del genere ma forse per lui è diverso. Vedremo cosa succederà”.

Dani Pedrosa ha aggiunto: “la potenza di una MotoGP è molto maggiore, gli servirà tempo per adattarsi anche al peso e alle gomme. Ma penso potrà fare una bella stagione”.

Un po’ spiazzato Andrea Iannone: “mi ha sorpreso questa scelta, il salto è grande e la Moto3 completamente diversa. Non so cosa dire, Jack è un pilota veloce e penso che col tempo sarà forte anche in MotoGP”.

Dopo tante opinioni, naturalmente è arrivato anche il momento per Miller di dire la sua. Non ha fatto proclami, ma ha analizzato la situazione con maturità e la consueta ironia.

Ho tanti punti interrogativi, ma mi si è presentata l’opportunità e ho voluto prenderla. So che fisicamente sarà dura da gestire e che mi aspetta un grande salto ma ho tempo e poi in fondo tutte le moto sono uguali, hanno due ruote e un motore”, ride.

Insomma, la Moto2 per lui è un gradino che può essere saltato senza sottovalutare la sfida che lo attende.

“Ognuno deve scegliere la propria strada. Il mio obiettivo è sempre stato la MotoGP e non ho voluto lasciarmi scappare questa possibilità. La Moto2 mi sarebbe servita per fare esperienza con una moto intermedia, ma vorrà dire che me la farò direttamente nella classe regina”.

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