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Sette Superbike in cerca d'autore

VIDEO - Sei moto da gara più la sorella di serie a Jerez, pronte ad esser messe alla frusta. Ecco le contendenti

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Lo sguardo si perde in lontananza. Nel vuoto, spento, assente. Il pullman che porta all'albergo non ci metterà più di dieci minuti, eppure sembrano un'eternità. Tanta è l'attesa, la voglia e l'adrenalina. Un paesaggio caldo, quasi desertico, assolato ci accompagna. Tutto passa in secondo piano: in mente un solo pensiero fisso: sette esemplari, sette moto elitarie, sette consorelle pronte per essere messe alla frusta.

Circuito di Jerez de la Frontera. Sembra un lunedi come un altro, con le luci della ribalta del campionato del Mondo che sono andate scemando. All'interno del paddock, qualche bilico, ma sopratutto, l'hospitality BMW Motorrad che ci accoglie. Saremo piloti ufficiali per un giorno. No, non saliremo su una moto in particolare, ma su ben sette esemplari: sei armi da gara, con in aggiunta la nostra vecchia conoscenza di serie. Il briefing scorre veloce, con la narrazione di queste protagoniste: poi, solo l'attesa per il nostro turno: ore 11.30 il via, su un tracciato mai visto. Passeggio lungo la pit-lane, con le cuffie nelle orecchie: musica varia, così come le personalità delle belve che andrò a provare di li a poco.

 

 

Nel primo box ecco la moto di serie. La S1000 RR  che ci permetterà di comprendere le curve di Jerez de la Frontera. Tu sarai la mia iniziatrice, la moto che mi prenderà per mano.

BMW S1000 RR EWC Team Penz13.com - La prima che balza agli occhi è lei. Sembra una veterana, quasi leggermente consumata dal tempo e dalle ore. D'altronde lei di chilometri ne ha visti, avendo corso nel FIM Endurance World Championship con Markus Reiterberger, Bastien Mackels e Pedro Vallcaneras. Non puoi fare a meno di notare quegli occhi. Non sono adesivi, sono veri. Poi il serbatoio, con il bocchettone di riempimento rapido, in grado di contenere 24 litri. E' una Superstock, quindi le modifiche concesse da regolamento non sono molte sopratutto alla parte termica. Dalla sua, la "veterana" ha comunque 200 cavalli per 173 chilogrammi di peso. Nelle orecchie? Una canzone matura come lei, un classico di durata. Time - Pink Floyd. E' una Endurance, e non poteva esserci canzone diversa.

BMW S1000 RR IDM STK Team Wilbers - Poi c'è lei, la piccola del gruppo. Calza scarpe diverse, Dunlop, e nel campionato tedesco è guidata da una ragazza, Lucy Glockner, oltretutto in lizza per il titolo. La base è una HP4, quindi con sospensioni semi attive. Lucy è una ragazza minuta ma atletica, ed anche la sua moto rispecchia il suo modo di essere. Sembra più compatta, raccolta. Anche il serbatoio è più piccolo. Come la sorella Endurance, non può avere tante modifiche, ma comunque in grado di offrire 200 cavalli e 173 chili di peso senza carburante. Nel lettore MP3, musica ritmata, veloce e cattiva, ma non del tutto conosciuta: Radkey - Romance Down.



BMW S1000 RR IDM SBK Team Van Zon Remeha - La regina del campionato tedesco. La colorazione bianca con gli sponsor la rendono quasi mansueta, pulita. Eppure, c'è quel numero uno che la rende regale. Sembra ben puntata, carica sull'anteriore: come una tigre accucciata nella savana. E' la moto di Markus Reiterberger. La Superbike tedesca si avvicina più ad una Superstock mondiale che ad una Superbike, eppure è comunque in grado di sprigionare 206 cavalli e 170 chilogrammi a secco. Per lei, l'abbinamento perfetto non poteva che essere un classico, che alterna momenti duri con altri più mansueti. Una canzone che quando si scatena lo fa fino in fondo: Metallica - Master of Puppets.



BMW S1000 RR SBK EVO Team Motorrad Italia - La vedi, con la colorazione blu-rossa-bianca che da sola ispira sensazioni di velocità. Tutto è raffinato, perfettamente assemblato. Ti offre un'aurea quasi aulica, quel Santo Graal che ogni volta non puoi fare a meno di bramare, ma anche di temere un poco. Al solo sguardo gli porti rispetto. E' la moto di Sylvain Barrier. Tecnicamente non è una Superbike Standard, ma una EVO, quindi diversi componenti del motore come cilindri, testa, albero motore, albero a camme, pistoni, scatola del cambio, non possono essere modificati. D'altra parte, i tecnici BMW Motorrad Italia, hanno potuto metter mano all'elettronica, all'aspirazione e allo scarico. Anche il telaio è praticamente di serie. Modificato invece il forcellone. E' la regina della casa dell'elica in ambito mondiale: 168 chilogrammi e 198 cavalli dichiarati di potenza massima.  Nel lettore musicale capita quasi casualmente la soundtrack del film Rush, di Hans Zimmer. Mescola toni aulici ed elevati, figli di uno spirito "mondiale" con ingressi di chitarre che ricordano l'era pionieristica dei motori. Considerando l'anima di questa moto, non poteva esserci nulla di più riuscito.

BMW S1000 RR BSB Team Buildbase - Poi c'è la sorella che corre nel campionato inglese. Senza compromessi, cattiva, imperturbabile ed elitaria. E' una bestia pronta a scatenarsi e già dallo sguardo intuisci che è come un ghepardo filante, pronto a scattare. E' unica, selvaggia: centralina unica Motec, ma sopratutto, non ha il controllo di trazione. La piastra di sterzo è un pezzo unico, duro, rigido, quasi spartano. Li, ferma nel box numero sette, sembra un samurai pronto a scatenarsi. E proprio il suo cavaliere ufficiale, Riyuichi Kiyonari, viene dal paese del Sol Levante. Sarà un onore guidarla: 208 cavalli e 168 chilogrammi per questa tedesca con i vessilli dell'impero d'oriente. Eccola la massima espressione musicale che ben si forgia mentre osservo questo esemplare. Non poteva essere altrimenti: The Unforgiven, la moto che non perdona.

BMW S1000 RR IOMTT Hawk Racing - Infine c'è lei. Senza compromessi. La vincitrice dell'ultimo Tourist Trophy con Michael Dunlop. Differente nell'animo, con il suo cupolino ben più capiente, per poter viaggiare a medie orarie impressionanti. Sembra più avvolgente, più grande, anche nella sua triangolazione tra sella, pedane e manubrio. La guardi e non puoi fare a meno di pensare che alcune settimane prima ha sfrecciato non tra i cordoli di un circuito, ma tra Bray Hill e Douglas. Sconvolgente. Ha lo spirito degli highlander dentro di se. Eppure tecnicamente ha il motore Superbike utilizzato lo scorso anno da Marco Melandri: 220 cavalli alla ruota in appena 180 chilogrammi. Sarai la mia ultima compagna, l'ultima bestia da domare. Niente musica, per te ha parlato il suono del motore che ha sfrecciato al Senor TT...Ci vedremo più tardi.



Sono le undici e ventotto. I meccanici di casa BMW mi fanno segno: mi infilo il casco ed i guanti. Dai box entro in pit-lane.

"Ricordati che anche quella di serie ha il quick-shift rovesciato". Un cenno d'intesa e si parte. Li in lontananza, in salita, la prima curva di Jerez de la Frontera. Tre giri, come nella vecchia, romantica Superpole. Sette moto in cerca di un pilota per un giorno, sette moto in cerca d'autore.

Rimanete collegati: nella prossima puntata vi racconteremo le emozioni che noi poveri umani abbiamo assaporato a bordo di queste belve!


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